
Mattarella a Genova per la Festa della Marina, la nave Vespucci e il passaggio delle Frecce tricolori

Attualità martedì 29 ottobre 2024 ore 10:06
Legambiente, Pisa ultima in produzione rifiuti

Il rapporto di Lab24 del Sole 24 Ore boccia la città anche in vittime della strada, agli ultimi posti tra le province italiane
PISA — Nel panorama delle province italiane, Pisa viene bocciata per i rifiuti e le vittime della strada. È quanto emerge dal Rapporto Ecosistema Urbano 2024, realizzato da Legambiente in collaborazione con il Sole 24 Ore, che valuta l’impatto ambientale delle 106 province italiane. Con un 41esimo posto nella classifica nazionale (e terza in Toscana dopo Siena e Livorno), Pisa si posiziona comunque in una fascia medio-alta grazie alle sue performance in cinque macroaree: aria, acqua, rifiuti, mobilità e ambiente.
Rifiuti, la nota dolente. La gestione dei rifiuti è una delle principali criticità per Pisa, che si posiziona ultima nella classifica nazionale per la produzione di rifiuti pro capite: ben 786 kg per abitante all'anno, in aumento rispetto ai 747 kg dell’anno precedente. Secondo Legambiente, l’alto volume di rifiuti è in parte attribuibile alla presenza massiccia di studenti, turisti e pendolari, che contribuiscono alla quantità totale. La raccolta differenziata è stabile in 64esima posizione, ma Legambiente evidenzia che il sistema attuale sembra aver raggiunto un limite strutturale difficile da superare.
Vittime della strada. Le vittime della strada rappresentano una delle criticità più gravi emerse per Pisa nel Rapporto Ecosistema Urbano 2024, con un posizionamento quasi all'ultimo posto tra le province italiane: la 101esima posizione su 106. Questo dato allarmante mette in luce un elevato tasso di incidenti stradali gravi, indicativo di una condizione di sicurezza stradale problematica e ben lontana dagli standard auspicabili. L’alto numero di vittime su strada è in netto contrasto con le altre buone performance di Pisa nel settore della mobilità, come la presenza di ZTL e piste ciclabili ben sviluppate. Tuttavia, l'incremento del numero di veicoli per abitante e la diminuzione dell'uso del trasporto pubblico sembrano aggravare la situazione, contribuendo a una maggiore congestione e a rischi più elevati per pedoni, ciclisti e automobilisti. Per migliorare questo aspetto critico, potrebbero essere utili misure più restrittive di limitazione del traffico e una maggiore diffusione della cultura della sicurezza stradale, con interventi mirati nelle aree a più alto tasso di incidentalità.
Qualità dell’Aria. Per quanto riguarda la qualità dell’aria, Pisa ha registrato risultati positivi in tutti e quattro gli indicatori analizzati. Nella specifica classifica per la qualità dell’ozono, Pisa si piazza al nono posto, dimostrando un controllo efficace sugli inquinanti atmosferici. La città ottiene buoni piazzamenti anche per il particolato fine (34esima posizione), il biossido di azoto (36esima) e le polveri sottili (43esima). Tuttavia, Legambiente avverte che l’adeguamento ai nuovi limiti imposti dalla Commissione Europea potrebbe complicare il mantenimento di questi risultati in futuro
Acqua. Sul fronte idrico, Pisa affronta sfide significative per quanto riguarda i consumi, scendendo alla 75esima posizione. Tuttavia, un dato incoraggiante arriva dalla riduzione delle perdite in acquedotto: dal 30% del 2023 al 25% del 2024, guadagnando così il 25esimo posto. Legambiente sottolinea l’importanza di questo risultato in un contesto nazionale in cui le perdite d’acqua superano spesso il 33%, raggiungendo picchi superiori al 50% in alcune province.
Ambiente, verde urbano e consumo del suolo. In termini di ambiente, Pisa si attesta in una posizione intermedia, caratterizzata da risultati contrastanti. Mentre le isole pedonali (27esima posizione) e il verde pubblico complessivo (58esima) mostrano stabilità, si osserva una preoccupante discesa nell’uso efficiente del suolo (86esima posizione) e nelle installazioni di energia solare pubblica, con Pisa che raggiunge solo il 79esimo posto. Un dato positivo è la crescita del numero di alberi per abitante, con la città classificata al 39esimo posto. Legambiente segnala che Pisa non soffre di una scarsità di aree verdi, ma non possiede nemmeno gli ampi spazi naturali che caratterizzano altre città italiane.
Il Rapporto Ecosistema Urbano 2024 fotografa una Pisa in bilico tra progressi e criticità. Da un lato, la provincia dimostra una buona gestione dell’aria, una discreta efficienza idrica e una mobilità sostenibile in crescita; dall’altro, soffre di una gestione dei rifiuti problematica e di un elevato tasso di incidenti stradali. Le luci e le ombre di questo bilancio riflettono la complessità delle sfide ambientali che Pisa si trova ad affrontare, specialmente nel ritardo per l'agenda 2030. Il percorso verso una sostenibilità integrata passa necessariamente attraverso un miglioramento strutturale in settori chiave come il riciclo, la sicurezza stradale e l’efficienza energetica.
Michele Bufalino
© Riproduzione riservata
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI