Caso Migliorini, nuovo scontro in Consiglio

Opposizione lascia l’aula per protesta, “La destra impedisce la discussione sulla riorganizzazione della Polizia Municipale”

PISA — Alta tensione in Consiglio Comunale sulla questione della riorganizzazione della Polizia Municipale e sulla revoca del Comandante Paolo Migliorini. L’opposizione ha abbandonato la seduta per protesta, denunciando un vero e proprio “sabotaggio istituzionale” da parte della maggioranza che sostiene il sindaco Michele Conti.

“La destra ha impedito la discussione sulla nostra relazione e su quella delle altre forze di opposizione”, ha accusato Ciccio Auletta, consigliere di Diritti in Comune. “Quando doveva iniziare il dibattito, Fratelli d’Italia ha chiesto di saltare la discussione e di passare direttamente a una loro mozione. È un fatto gravissimo: dopo un anno di lavori della Prima Commissione di Controllo e Garanzia, la maggioranza non ha presentato alcuna relazione, violando il regolamento e cancellando ogni traccia della verifica sugli atti del caso Migliorini”.

Secondo l’opposizione, il comportamento del centrodestra mira a evitare ogni assunzione di responsabilità su una vicenda che ha visto prima la nomina e poi la revoca di Migliorini come Comandante della Polizia Municipale. Tra le criticità evidenziate, il declassamento della figura del Comandante da Dirigente a Elevata Qualificazione per motivi economici e la mancanza di risposte da parte del sindaco Conti sulla presunta interferenza dell’onorevole Edoardo Ziello nella nomina di Migliorini, dichiarazione mai smentita.

Dubbi anche sulle modalità della selezione che ha portato Migliorini a ricoprire il ruolo di Comandante nonostante, secondo quanto affermato dall’opposizione, fosse noto che dal novembre 2022 non avesse più i requisiti per essere Agente di Pubblica Sicurezza.

Il gruppo Diritti in Comune ha già segnalato la vicenda alla Corte dei Conti, mentre chiede che il Consiglio Comunale avvii un approfondimento sulle anomalie evidenziate. “Non ci faremo mettere a tacere – ha concluso Auletta – la città ha diritto alla verità su quanto accaduto”.

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