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Lavoro martedì 08 febbraio 2022 ore 18:00

"L'ordinanza anti-alcol è inaccettabile"

Confcommercio chiede che il Comune cancelli l'articolo 4, che vieta ai locali pubblici del centro di servire alcolici all'esterno dopo le 24



PISA — "Quell'ordinanza così com'è è inaccettabile e l'articolo 4 deve essere cancellato" dice il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli, del tutto contrario al divieto di somministrazione di alcolici dopo la mezzanotte all'esterno dei locali del centro. "E' una scelta sciagurata - questa la netta presa di posizione dell'associazione di categoria -, che non risolve alcun problema e mette ulteriormente in ginocchio locali e pubblici esercizi del centro storico".

“Il sindaco Conti dovrebbe intervenire, cancellando questo divieto e consentire ai locali del centro storico di Pisa di tornare a lavorare in condizioni accettabili e decorose - prosegue Pieragnoli -. Sappiamo bene che non ci sono i termini legali per impugnare un simile provvedimento, peraltro già cassato dal Tar, in quanto legato allo stato di emergenza, ma il paradosso è proprio questo: in un momento dove la situazione, seppur lentamente, si sta normalizzando, dove finanche le discoteche tornano a lavorare, e dove somministrare all'esterno è considerato un comportamento idoneo e raccomandato, l'amministrazione comunale decide di chiudere di fatto l'utilizzo esterno di tavolini e dehors". 

"Facciamo fatica a comprendere - conclude il rappresentante di Confcommercio -, tanto più che dal momento in cui il divieto di somministrare gli alcolici nelle pertinenze esterne ha finito per peggiorare la situazione. Abbiamo foto e filmati che dimostrano l'intensificarsi degli assembramenti in zone dove i locali sono costretti a chiudere a mezzanotte o addirittura non ci sono proprio. Perché i giovani non vanno a casa, i venditori abusivi di alcolici continuano il loro florido lavoro, e gli assembramenti si moltiplicano senza alcun tipo di controllo. Se questo è l'esito dell'ordinanza, la richiesta di modificarla oltre che legittima è doverosa”.

“Le tasse le paghiamo noi imprenditori, non certo gli abusivi, che fanno affari e ingrassano grazie a ordinanze come questa, che danneggiano i locali in regola, e peggiorano di fatto la situazione - aggiunge il presidente del centro storico di Confcommercio Massimo Rutinelli -. Sembra assurdo dirlo, ma siamo arrivati al punto di dover chiedere il permesso di poter somministrare nelle pertinenze esterne dei nostri locali, in un momento in cui anche per i ben noti motivi sanitari si raccomanda di stare all'esterno. Non capisco sinceramente chi possa avere interesse a far chiudere tanti locali del centro e a rendere le vie del centro storico meno controllate e sicuramente più pericolose. Chiediamo al sindaco una modifica dell'ordinanza, nell'interesse di tutti”.


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