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Lavoro mercoledì 29 aprile 2020 ore 14:15
Rsa, situazione sotto controllo
Lo dice la funzione pubblica Cgil:"Percorso di screening quasi ultimato, non ci sono nuovi casi positivi, Personale ha operato con professionalità"
PISA — "La situazione delle RSA (residenze sociali assistite) in provincia, è abbastanza sotto controllo". Lo dice Sonia Antoni, della funzione pubblica Cgil di Pisa.
"Ci sono due RSA Covid, di cui una , in cui è subentrata completamente l’ ASL nella gestione.
Il personale delle cooperative sta affrontando questa grave e inedita situazione, con professionalità e vicinanza agli ospiti, pur essendo chiamati a fare turni pesanti per carenza di personale.
Le cooperative hanno operato con la massima attenzione e con sforzi organizzativi imponenti, proprio perché consapevoli di dover gestire le persone più fragili.
Le RSA in provincia, hanno avuto comunque una tenuta importante , anche se i DPI sono scarseggiati per diverse settimane, e si sono scontati i ritardi, con cui la Regione ha preso in carico la vulnerabilità di questi servizi, pur avendo avuto la stessa , un ruolo di coordinamento decisivo e rilevante.
Il percorso di screening per gli operatori e per i pazienti è quasi ultimato ed abbiamo dei risultati soddisfacenti, in quanto tutti sono risultati negativi e quindi questo documenta che si è lavorato con professionalità ed attenzione."
La Cgil tocca poi l'argomento terzo settore.
Sono circa duemila infatti in provincia di Pisa, i lavoratori del terzo settore che sono interessati dagli ammortizzatori sociali, Fondo di integrazione salariale (FIS) e cassa integrazione in deroga.
Sono coinvolte principalmente le Cooperative sociali che operano sui servizi educativi all’infanzia , mense, scuolabus, sui centri diurni per anziani e disabili e le associazioni di volontariato che effettuano trasporti sociali.
Oltre il 70% del personale in FIS, è concentrato sui nidi e servizi collegati, la professione più penalizzata è quella degli educatori, largamente rappresentata da lavoratrici.
"In considerazione che ormai è abbastanza chiaro che la situazione non si normalizzerà a breve, è urgente che così come prevede l’art.48 del DL Cura Italia, i comuni della Provincia e il privato sociale che lavora in appalto, collaborino fattivamente per approntare una nuova progettazione dei servizi, che rispettando le disposizioni in materia di sicurezza, consenta di poter offrire servizi alternativi ai bambini ed alle famiglie che vivono il disagio, di dove lasciare i figli", dice Sonia Antoni.
"A proposito di sicurezza, è urgente che prioritariamente alla ripresa di qualunque attività si appronti la rivalutazione dei rischi negli ambienti di lavoro , così come indicato dall’Istituto Superiore di Sanità,al fine di attuare tutti gli interventi finalizzati alla salvaguardia ed alla tutela, dei lavoratori e degli utenti.
Sarebbe auspicabile che la Pubblica amministrazione promuovesse un lavoro di squadra a livello territoriale con il privato sociale, al fine di garantire un’offerta omogenea dei servizi sul territorio, consentendo a tutte le famiglie di poter avere a disposizione servizi minimi garantiti."
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