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Politica giovedì 27 febbraio 2014 ore 14:02

"Integrazione per gli aeroporti di Pisa e Firenze, basta arroganza"

Per Tognocchi (Pd), Enac vuole commissariare Rossi e il consiglio della Toscana. Spendendo male i soldi pubblici e buttando all'aria il lavoro fatto



FIRENZE — “Il deputato Bonifazi, eletto in Piemonte con le liste bloccate, rispetti il lavoro del presidente Rossi e del Consiglio regionale ed eviti di buttare altra benzina sul fuoco. Il rischio altrimenti è quello di provocare uno scontro istituzionale senza precedenti”. L’avvertimento è del consigliere regionale Pd Pier Paolo Tognocchi, impegnato, come il resto della Regione Toscana, nel progetto di integrazione degli aeroporti di Pisa e Firenze.

“Siamo quasi al delirio di onnipotenza – prosegue Tognocchi -. Da una parte c’è il lavoro serio fatto del presidente Rossi e del Consiglio regionale per trovare una soluzione che tenga insieme la precaria situazione ambientale della piana fiorentina, l'ammodernamento dell'aeroporto di Peretola e la messa in sicurezza della pista. Dall’altra continuano purtroppo le dichiarazioni arroganti degli esponenti della nouvelle vague renziana che ci lasciano ogni volta a dir poco perplessi. In ultimo è arrivato anche il deputato, consigliere comunale e tesoriere del Pd Bonifazi che paventa addirittura atti di imperio da parte del governo nazionale proprio nel momento in cui la Regione si appresta a esaminare le moltissime osservazioni, spesso molto pertinenti, giunte sulla variante al Pit”.

“Purtroppo – continua Tognocchi – le parole che vengono dal cerchio magico di Renzi sono anche supportate da un Riggio, presidente di Enac, che oggi contraddice quanto agli atti del Consiglio. Dal master plan di Adf si evince che la società non è in grado di autofinanziare la pista e che quindi avrà bisogno di un cospicuo finanziamento pubblico, si parla di oltre cento milioni di euro. Se il governo nazionale fosse davvero in grado di mettere tale cifra a disposizione della Toscana, sarebbe di gran lunga più logico finanziare un piano di messa in sicurezza del nostro territorio ferito e devastato, ormai in ogni sua parte, da frane, alluvioni e terremoti. Inoltre la pista di 2mila metri è stata individuata come punto di equilibrio fra le esigenze ambientali, quelle di messa in sicurezza della pista e quelle commerciali per il ruolo di city Airport che la programmazione regionale gli assegna. E ricordo che c’è già un aeroporto in grado di far atterrare aerei più grandi in piena sicurezza e con master plan approvato con investimenti completamente autofinanziati”.


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