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Attualità venerdì 07 agosto 2020 ore 16:27

Pisa e l'equilibrio delle contraddizioni

Il sindaco Conti illustra il dossier di candidatura per Pisa Capitale della Cultura Italiana 2022

Si intitola "L'equilibrio delle contraddizioni" il dossier per la candidatura di Pisa a Capitale italiana della Cultura 2022



PISA — Sono state presentate stamane a palazzo Gambacorti le linee guida del dossier della candidatura della città di Pisa a Capitale italiana della cultura 2022, che vede in lizza 28 Comuni fra i quali altri due toscani, Volterra e Arezzo. 

Il dossier pisano, intitolato “L’equilibrio delle contraddizioni”, è stato consegnato la settimana scorsa al Mibact. I dossier delle 28 città partecipanti saranno esaminati entro il prossimo 12 ottobre 2020 e selezionati 10 progetti finalisti. Il 12 novembre 2020, la Giuria raccomanderà al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo la candidatura del Comune ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di «Capitale italiana della cultura» per l’anno 2022.

Il dossier di candidatura è diviso in tre parti e comprende anche la ecosostenibilità delle azioni, la sostenibilità economico-finanziaria e un dettagliato calendario di eventi diffusi.

"La scelta di intitolare la candidatura con “L’equilibrio delle contraddizioni” - ha spiegato il coordinatore della candidatura Dario Matteoni -. nasce dalla consapevolezza che una città proiettata nel futuro deve saper coniugare le complessità della società, deve funzionare bene ma essere anche aperta al futuro e alle novità che contengono anche contraddizioni. Grazie a una metodologia di lavoro e a un grande capitale umano presente a Pisa, si possono creare buone pratiche per permettere alla città e alla sua comunità di coniugare beni materiali e immateriali, spazi fisici reali con spazi virtuali, condivisioni di conoscenze. Il nostro dossier ha raccolto queste sfide e offre un programma di lavoro che potrà essere esteso anche ad altre tematiche per il governo della città, come modello per altre realtà cittadine".

"Nello svolgere il mio mandato da assessore – ha commentato l’assessore alla cultura Pierpaolo Magnani - mi sono posto delle priorità, prima tra tutte quella di mettere attorno ad un tavolo e costruire una forte sinergia tra tutti gli attori che fanno cultura ed hanno idee per lavorare insieme per il bene di tutta la città. Il dossier che abbiamo inviato ai Ministero e che presentiamo oggi nasce proprio da questa sinergia e, indipendentemente dall’esito della candidatura a Capitale della Cultura, la ritengo già una grande vittoria. Siamo riusciti a lavorare per un obiettivo ambizioso grazie a un lavoro di squadra che rappresenta un punto di partenza per le attività future di questa amministrazione".

"Il futuro che prefiguriamo nel nostro programma di candidatura - questo uno dei passaggi chiave del dossier - deve necessariamente includere le fragilità dell’esistente e assumere le contraddizioni e i conflitti che questa ha generato e può generare. Al centro del nostro impegno per la candidatura abbiamo collocato un modello di relazioni interpersonali e di rete indispensabile per una comunità cittadina per far fronte in maniera positiva a bruschi cambiamenti, a situazioni inattese e imprevedibili come quella che stiamo vivendo in questa fase storica. Il nostro dossier di candidatura pone, quindi, al centro delle azioni previste, il modello di una piattaforma digitale intesa, essa stessa come una città dai molteplici spazi, virtuali, ma anche reali, condivisa da coloro che nella città cercano il dialogo e l’incontro. Pisa da sempre si è impegnata nello sviluppo delle nuove tecnologie digitali con alcuni dei maggiori centri di ricerca e formazione. La nostra candidatura pone tali eccellenze al centro di una strategia che diventi un laboratorio di nuovi linguaggi e di nuove tecnologie nell’interesse della collettività cittadina estesa a tutte le componenti istituzionali, universitarie e associative".

Il dossier di candidatura prevede investimenti complessivi per 3,6 milioni di euro in opere, di cui quasi 2 milioni di euro con risorse proprie del Comune e 1,6 milioni di Euro di altri soggetti. Inoltre sono previsti oltre 5,2 milioni di euro per la realizzazione dei progetti, di cui 3,5 milioni di euro di risorse proprie del Comune, 750 mila euro di soggetti partner e un milione di euro del contributo del Mibact per la designazione a Capitale italiana della cultura.

"La decisione di candidare la città di Pisa a Capitale Italiana della Cultura - ha ricordato il sindaco Michele Conti - nasce e si costruisce intorno alla necessità di prefigurare e realizzare un modello di sviluppo urbano orientato a un utilizzo socialmente innovativo delle nuove tecnologie nella complessiva gestione del suo patrimonio, considerato in tutte le componenti: storiche, artistiche, architettoniche, culturali, ambientali, sociali ed economiche".


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