Attualità giovedì 19 giugno 2025 ore 15:08
Gioco del ponte, donati due targoni storici

Donazione della famiglia Trivella alla Mostra permanente del Gioco del Ponte. Bedini, "Segnale importante per ricostruire la memoria pisana"
PISA — Due targoni storici, risalenti al periodo Granducale del Gioco del Ponte, sono stati ufficialmente donati alla Mostra permanente delle tradizioni pisane ospitata a Palazzo Gambacorti. A consegnarli, la famiglia Trivella, che ne era in possesso dal 1970, quando li rinvenne casualmente nelle cantine asciutte dell’Abbazia di San Savino a Montione.
La cerimonia di consegna si è svolta in Sala Moschini, alla presenza dell’assessore Filippo Bedini, del consigliere anziano Antonio Pucciarelli e di Fausto e Laura Trivella. La donazione arricchisce in modo significativo l’allestimento museale inaugurato nei mesi scorsi, che si propone di custodire e valorizzare la memoria storica del Gioco del Ponte.
"È l’effetto calamita che auspicavamo", ha spiegato Bedini. "Uno spazio che raccoglie oggetti autentici può diventare un punto di attrazione per altre donazioni. Speriamo che questo gesto generoso venga seguito da altri, così da recuperare frammenti dispersi del nostro passato".
I due targoni, uno della squadra di San Marco datato 1785 e uno di Sant’Antonio risalente al 1807, portano ancora il marchio a fuoco del Commissario Granducale e conservano le maniglie originali. Realizzati in legno di pioppo e dipinti con motivi simbolici e colori legati alle rispettive squadre, rappresentano due momenti chiave della storia del Gioco: il primo è legato all’imposizione di nuove regole da parte del Granduca, il secondo segna di fatto la chiusura dell’epoca storica del combattimento.
"Sono pezzi che raccontano la città", ha detto ancora Bedini. "Raccontano di un tempo in cui il Gioco non era solo una rievocazione, ma una parte viva dell’identità urbana. Da oggi entrano a far parte del patrimonio comune".
L’amministrazione, che ha già annunciato l’ampliamento della mostra dopo l’estate, rinnova l’appello a famiglie e privati cittadini in possesso di cimeli storici legati al Gioco del Ponte, affinché valutino la possibilità di contribuire alla memoria collettiva con altre donazioni.
Michele Bufalino
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