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Cronaca giovedì 02 agosto 2018 ore 11:37

Il sindacato di polizia scrive al sindaco Conti

Il segretario provinciale del Siulp Vito Giancreco ha indirizzato al sindaco di Pisa Michele Conti una lettera aperta sui temi della sicurezza



PISA — I temi della sicurezza al centro della lettera aperta firmata dal segretario di uno dei sindacato di polizia, Vito Giangreco del Siulp.

Ecco il testo:

"Signor Sindaco, ieri, transitando per piazza XX settembre, ho potuto notare oltre un numero di manifestanti, con maglietta rossa, anche un cospicuo numero di poliziotti, per non parlare del fatto che ho appreso che diverse decine e decine di operatori della municipale venivano impiegati per garantire lo svolgimento del secondo consiglio comunale, blindato e con la concessione di soli 15 pass, facendo riaffiorare il ricordo dello svolgimento dei consigli di qualche mese addietro, per intenderci quelli di Filippesca memoria.

Signor Sindaco, nel chiederle la possibilità di poter usufruire di un pass per assistere ai lavori del prossimo consiglio comunale, alla luce di quanto sopra, non starò a tediarla per le strade ancora chiuse nonostante le promesse finalizzate a debellare parte dell’abusivismo, ma mi limiterò a ricordarle quanto da me scritto ancor prima della Sua elezione, attraverso un comunicato stampa che poneva ai candidati sindaco per la città di Pisa, alcune problematiche richiedendone un’attenta valutazione e una seria riflessione su:

1)- Daspo urbano, 2) - investimenti sui sistemi di video sorveglianza, 3) - aumento dell’organico della polizia municipale, 4) - illuminazione per rendere più vivibili e fruibili le zone che oggi appaiono quasi desertificate e/o degradate, 5) - aumento dell’organico della polizia municipale,

6)- Trasferimento della Questura dall’attuale sede in piazza Vittorio, 7) - limitazione delle zone a traffico limitato, 8) -Movida e Canapisa, 9) - Questione bancarellai, 10)-Osservatorio sulla sicurezza con la partecipazione delle rappresentanze sindacali di polizia, non alternativo al Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, 11)-problemi sociali, culturali e sulle politiche della casa per quegli aspetti con conseguenti ricadute sull’ordine e la sicurezza pubblica.

Ebbene, a più di un mese dalla tornata elettorale, con una giunta che sembrerebbe lasciare qualche strascico di conflittualità, sebbene siano cambiati i musicanti, la musica sembra la stessa.

Ahimè, purtroppo ad oggi poco appare sulle cose fatte, a meno che non si ascriva, come titolo di merito del suo operato e della sua giunta, oltre ai proclami di alcuni accompagnamenti ai CIE (sembrerebbe che gli accompagnati, rilasciati, siano tornati a delinquere ancora), la grave confusione creatasi durante lo svolgimento del primo consiglio comunale e le contestazioni (in entrambi i lavori dei due consigli), nei confronti di un suo assessore. Meno male che almeno è scemata la sovra esposizione mediatica (forse grazie anche alle nostre continue precisazioni), fatta da alcuni amministratori di comuni limitrofi.

Signor Sindaco, onde evitare strumentalizzazioni fin troppo facili, il S.I.U.L.P.-PISA, il SINDACATO, a scanso di equivoci, precisa di non cicchettare alcuno, tanto meno dare lezioni, ma non avendo alcun dovere di subordinazione, come alcun vincolo di natura culturale, gerarchica o politica come tutto l’intero S.I.U.L.P. e, non avendo governi, nazionali o locali, amici e neanche nemici, sottolinea la propria volontà, qualora necessaria, di scendere in campo, sperando di non essere etichettato SINDACATO nazista, per ogni evento in cui l’argomento in questione abbia attinenza e/o conseguenze per l’ordine e la sicurezza pubblica, anche di fronte ad una conflittualità derivante da una nomina di un assessore alla cultura, che a primo approccio potrebbe apparire cosa ben diversa dalle esigenze di ordine e sicurezza pubblica, ma dalla quale potrebbero scaturire criticità specie se in futuro ci si dovesse trovare di fronte ad un’eventuale battagliera, agguerrita contrapposizione.

Signor Sindaco, in attesa di poterla incontrare fuori da quelle logiche di sudditanza della politica nei confronti del sindacato e viceversa, ma per contribuire fattivamente a risolvere le questioni legate all’ordine ed alla sicurezza pubblica che, si ricorda, hanno nel Prefetto e Questore delle ottime cabine di regia, le porgiamo i nostri saluti auspicando che il suo lavoro, dinamiche nazionali permettendo, sia finalmente lastricato non di proclami o promesse, non di conflittualità e/o di consigli comunali blindati, ma di risultati veri, nell’auspicio che, qualche volta, la democrazia delle idee possa avere la meglio sulla democrazia dei numeri."


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