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Elezioni sabato 06 maggio 2023 ore 07:00

"Immobili da recuperare per l'emergenza abitativa"

Auletta (al centro) con alcuni dei candidati al Consiglio comunale

Auletta lancia la proposta per un nuovo futuro per Palazzo Pampana, ex colorificio ed ex Siticem: "Il Comune potrebbe recuperare 4,5 milioni di euro"



PISA — Recupero e riuso degli spazi: è questa la proposta di Ciccio Auletta, candidato sindaco di Una Città in Comune e Potere al Popolo, che insieme ai candidati Fausto Pascali, Giulia Contini, Moreno Pierobon ed Elisa Pagni ha lanciato l'idea di un nuovo futuro per tre luoghi del territorio.

"A Pisa sono migliaia e migliaia i metri cubi di patrimonio edilizio pubblico e privato, in particolare dei grandi immobiliaristi e costruttori, lasciati vuoti e al degrado - ha spiegato - grazie al riadattamento e alla trasformazione di edifici esistenti, le città saranno più sostenibili e resilienti, contribuendo all’aumento del benessere e della qualità della vita dei cittadini e delle cittadine, contribuendo all’inclusione sociale ed alla crescita economica, in una visione più ampia di economia circolare".

"Proponiamo un modello che, contemporaneamente, agisca sul degrado urbano, renda non necessario il consumo di nuovo suolo e recuperi risorse finanziarie - ha aggiunto - sono numerose le esperienze positive a livello europeo a cui fare riferimento: come Bruxelles prevederemo l’introduzione di diversi strumenti di supporto ai proprietari di immobili per incentivare il riuso di edifici inutilizzati". 

Secondo Auletta, in caso di edifici privati, dopo aver diffidato la proprietà, il Comune dovrebbe sanzionare se non dovesse esserci alcun intervento. "Abbiamo preparato tre esempi clamorosi rispetto a quello che faremo se amministreremo Pisa - ha specificato - Palazzo Pampana alla stazione, necessario per affrontare l’emergenza abitativa; l’ex colorificio in viale delle Cascine e l’ex Siticem, simboli di un patrimonio della cultura operaia di questa città".

"Solo con questi tre immobili, se le proprietà si ostinassero a non riattivare gli edifici, il Comune di Pisa potrebbe recuperare oltre 4,5 milioni di euro da destinare alla rigenerazione urbana", ha concluso.


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