Insufficienza della tricuspide, intervento record per l'Aoup

Una valvola ideata da un professore tedesco impiantata con un catetere in poco più di un'ora: prima assoluta per l'operazione realizzata a Pisa

PISA — Altro intervento all'avanguardia realizzato dal personale medico dell'Azienda ospedaliero universitaria pisana. Dopo quello dei giorni scorsi, che ha garantito l'impianto di una valvola tricuspide con una puntura, stavolta la valvola è stata introdotta con un catetere inserito dall'inguine tramite la vena femorale.

Nello specifico, si tratta di un'operazione inedita in Italia, mentre è in tutto il mondo è stata portata a termine per 25 volte in totale. Le differenze principali, rispetto all'intervento con la Fondazione Monasterio, consistono nella forma, nel sistema di ancoraggio e nella presenza, nella nuova valvola, di una sorta di "foro di sfiato" che ne facilita l’adattamento al cuore: è infatti l’unica disegnata per adattarsi alla forma asimmetrica dell'anello tricuspidale.

"Il nostro gruppo si conferma ai vertici nazionali ed europei negli interventi mini-invasivi sulle valvole cardiache - ha commentato il dottor Marco De Carlo, direttore dell'Emodinamica - ci ha fatto particolarmente piacere il complimento dell’inventore della valvola, il professor Georg Lutter, che ha riconosciuto la dedizione e l'impegno della nostra squadra. Nei prossimi mesi l’Emodinamica dell’Aoup sarà protagonista di uno studio clinico internazionale mirato a dimostrare i benefici di questo dispositivo".

Protagonisti, appunto, i componenti dell'équipe di Emodinamica diretta dal dottor De Carlo, professore associato di Malattie dell'apparato cardiovascolare all'Università di Pisa, che hanno impiantato la valvola in una paziente di oltre settant’anni affetta da una gravissima insufficienza della valvola tricuspide.

Il giorno precedente all’intervento, l’impianto è stato provato con un simulatore dotato di un cuore di silicone identico a quello della paziente, ottenuto con la stampa in 3D L’intervento, quindi, è stato effettuato in soli 70 minuti. Oltre al dottor De Carlo, hanno partecipato anche Cristina Giannini e Alessandro Sticchi, con la guida dell’ecocardiografia tridimensionale affidata a Paolo Spontoni e Matteo Mazzola e con l’assistenza anestesiologica di Augusta Danella, dell'unità operativa Anestesia e rianimazione Ctv.

"Questi risultati sono il frutto della competenza, dell’entusiasmo e del lavoro di squadra di medici, infermieri, tecnici, coordinatori degli studi clinici e operatori socio-sanitari - ha concluso la direttrice generale dell'Aoup, Silvia Briani - e della squadra fa parte anche chi, in Azienda, ha fatto in modo che questa innovativa protesi valvolare, non ancora in commercio, fosse disponibile per la nostra paziente, che non aveva altre opzioni terapeutiche in grado di risolvere la sua grave insufficienza tricuspidale".

Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI