Keu all'ex-Vacis, "Rimozione inquinanti al palo"

PISA — Una città in comune e Rifondazione comunista tornano sul caso dei materiali inquinanti scoperti nell'ambito dell'inchiesta Keu. Tra le zone sottoposte ad analisi c'è anche l'area ex Vacis di Pisa, dove i test di laboratorio (effettuati per conto della procura di Firenze sui terreni dove si presume siano state smaltite illecitamente le ceneri di risulta della depurazione dei fanghi di conceria) avrebbero rilevato una concentrazione di cromo fino a 50 volte il limite consentito per legge. 

"Grazie ad una nostra interpellanza, presentata ai primi di Marzo e discussa solo nel consiglio comunale di martedì 21 Giugno - si legge in una nota trasmessa dal capogruppo in consiglio comunale Francesco Auletta - si è appreso che i lavori per la rimozione del Keu all'interno della area ex-Vacis, scoperti a seguito della inchiesta della DIa di Firenze, non solo non sono mai partiti, ma ad oggi sono del tutto bloccati. Infatti è della scorsa settimana la decisione del Tar di annullare l'ordinanza comunale, fatta su disposizione dell'Arpat, con cui si imponeva alla ditta proprietaria dell'area di procedere alla rimozione delle sostanze inquinanti. Nella sostanza il Tribunale ha accolto il ricorso dell'azienda privata condannando per di più il Comune di Pisa e Arpat al pagamento delle spese legali".

"In attesa di sapere quali saranno le iniziative sul fronte legale che Comune e Arpat intendono intraprendere rispetto alla sentenza del Tar -  concludono da Una città in Comune e Rifondazione Comunista- abbiamo chiesto di portare urgentemente la questione in commissione. Le bonifiche in tutti i siti coinvolti dallo scandalo keu sono un'assoluta priorità".

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