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Lavoro giovedì 29 luglio 2021 ore 16:00

"Licenziati in tronco dopo avere scioperato"

La denuncia della Cgil:"Grave attacco al lavoro, Avr licenzia in tronco due operai per avere scioperato". Mobilitazione del sindacato



PISA — La Filcams Cgil di Pisa ha riferito che l'Avr ha licenziato due lavoratori della manutenzione strade dopo uno sciopero.

A raccontare i fatti è lo stesso sindacato: "La Cgil a dicembre aveva proclamato il blocco degli straordinari e della reperibilità serale e notturna per gli addetti alla manutenzione stradale e del verde del Comune dei Pisa, in segno di protesta nei confronti della AVR spa appaltatrice del servizio per conto di Pisamo srl.

I dodici operai impiegati nel servizio di manutenzione delle strade, delle piazze, dei marciapiedi, dei parcheggi del Comune di Pisa, ovvero del rifacimento del loro manto stradale, della segnaletica orizzontale e verticale, e del verde delle zone adiacenti, chiedevano da mesi l’adeguamento del proprio stipendio, troppo basso per la qualità del loro lavoro in quanto inquadrati nel CCNL delle Imprese di Pulizie.

La mobilitazione è durata fino a fine maggio quando c’è stato un riavvicinamento delle Parti con l’obiettivo di risolvere la vertenza, anche grazie all’interessamento della dirigenza di Pisamo, ma le disponibilità dichiarate da AVR si sono ben presto rivelate il classico “specchietto per le allodole”.

"Dopo mesi di conflittualità, passata anche attraverso fasi concitate con scioperi a sorpresa e presidi sotto il Comune di Pisa in risposta ad evidenti minacce di contestazioni disciplinari e licenziamenti da parte della Società, AVR a fine maggio è parsa tornare sui suoi passi e riavviare un percorso di confronto allo scopo di trovare una soluzione alla vertenza" dice Matteo Taccola della FILCAMS CGIL di Pisa. "Purtroppo già nell’incontro di giugno l’Azienda ha fatto capire di volerci sostanzialmente prendere in giro, portando al tavolo la proposta da un lato di istituire un premio di produttività legato a parametri non condivisibili e dall’altro di cambiare il Contratto Nazionale di riferimento introducendone uno “pirata”, ovvero sottoscritto da associazioni datoriali e organizzazioni sindacali “di comodo” allo scopo di abbassare i diritti e il salario dei lavoratori."

"In pratica i lavoratori avrebbero dovuto scambiare diritti già acquisiti, come il pagamento della malattia o la clausola di salvaguardia occupazionale in caso di cambio di appalto, con altri di tipo variabile, accettando anche una retribuzione di base più bassa, ovvero l’esatto contrario di quello che hanno sempre chiesto. Una proposta che ci ha visto naturalmente contrari" continua Taccola. "Posizione che abbiamo ribadito anche nel successivo incontro di luglio, durante il quale i referenti aziendali hanno tenuto un comportamento irrispettoso nei confronti dei lavoratori e offensivo verso il sindacato che li rappresenta."

"Un atteggiamento chiaramente teso a far saltare la trattativa, che ha ovviamente scatenato di nuovo le ire dei lavoratori che, riuniti in assemblea, hanno ciò nonostante voluto fare un ultimo tentativo per ricomporre la frattura in atto, inoltrando tramite la nostra sigla sindacale una controproposta all’Azienda. AVR da quel momento si è resa irreperibile e quindi non abbiamo avuto altra scelta che riaprire la conflittualità, proclamando nuovamente il blocco degli straordinari e della reperibilità. "

"E qui accade l’incredibile. Due dei lavoratori vengono contestati disciplinarmente per aver aderito al blocco e licenziati in tronco poco dopo. In segno di protesta contro questa palese rappresaglia antisindacale, la FILCAMS CGIL di Pisa ha proclamato uno sciopero per l’intera giornata di lunedì scorso, a cui ha aderito la totalità dei lavoratori dell’appalto, e ha avviato tutti i percorsi di tutela legale per far reintegrare i due operai.


Abbiamo nuovamente coinvolto sia Pisamo che il Comune di Pisa, a cui abbiamo chiesto la convocazione di un incontro congiunto urgente, data l’estrema gravità della situazione" conclude il sindacalista della Filcams Cgil di Pisa. "Auspichiamo che tali committenze ci convochino in fretta e che assumano tutte le determinazioni necessarie a ristabilire le condizioni di normalità in un appalto cruciale per l’intera collettività".


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