Attualità mercoledì 22 novembre 2023 ore 13:23
Nel bilancio ritocchi a suolo pubblico e ztl
La giunta ha approvato la proposta del bilancio di previsione 2024-2026. Approderà sul tavolo del Consiglio comunale prima di Natale
PISA — Suolo pubblico, addizionale Irpef e permessi ztl per i per i veicoli commerciali. Sono tra gli ambiti interessati da un ritocco al rialzo, che emerge dallo schema di bilancio di previsione per il biennio 2024-2026 del Comune di Pisa. Il costo dei servizi a domanda individuale, rette dei nidi, servizio mensa e scuolabus, rimane invece invariato così come l’Imu.
Il documento, approvato dalla Giunta insieme al Documento Unico di Programmazione, che si compone del Piano delle Opere Pubbliche, del Piano biennale acquisti servizi e forniture, del Piano di Alienazione e Valorizzazione Patrimoniale e inviato all’organo di Revisione, sarà sottoposto al vaglio della Commissione comunale bilancio prima di approdare al Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva prima di Natale.
Ad illustrarne i contenuti è il sindaco Michele Conti. "Lo schema di bilancio di previsione che abbiamo approvato in Giunta- spiega il sindaco - mira a mantenere la qualità dei servizi, tenendo conto degli aumenti che si registrano in tutti i settori e che investono anche la pubblica amministrazione".
L'attuale situazione internazionale ha giocato un ruolo determinante. "Purtroppo, alla fase post pandemica che ha caratterizzato in maniera importante la vita delle persone e delle imprese, con ripercussioni anche sui bilanci degli Enti Locali, si è aggiunta la crisi internazionale che si è aperta con la guerra in Ucraina, generando la crescita senza freni dei costi dell’energia e, purtroppo, il recente conflitto a Gaza che rende maggiormente instabile il quadro politico ed economico mondiale. A queste incertezze, che influenzano la vita di molte persone e anche i mercati - sottolinea Conti- si aggiungono anche i picchi di crescita inflazionistica che stiamo vivendo in tutta Europa, soprattutto in Italia. Anche a Pisa il livello dell’inflazione che ha raggiunto un livello cumulato negli ultimi due anni di quasi il 16%, percentuali che non venivano registrate dagli anni Ottanta. In questo contesto difficile, lo schema di bilancio del Comune di Pisa non può non tenere conto di questi fattori, i cui effetti si sono già manifestati nel 2022, con oltre 2,5 milioni di euro di spese per maggiori consumi energetici".
Insomma, nel quadro esposto dal sindaco "non bastano più economie di bilancio e tagli mirati" ma servono "Ritocchi alle entrate tributarie ed extratributarie per far fronte al fabbisogno dell’Ente che deve fare i conti con costi aumentati in termini di beni e servizi".
"Questo - aggiunge Conti- anche alla luce del quadro normativo nazionale che, fino allo scorso bilancio, tenendo conto di questi aumenti generalizzati, consentiva di applicare riserve di bilancio anche alla parte corrente, per permettere agli amministratori locali di coprire spese ordinarie. Dal prossimo bilancio il legislatore non consente più queste misure straordinarie e quindi dobbiamo agire sulle leve di tasse e tariffe. Lo facciamo mantenendo le caratteristiche fondamentali dei bilanci precedenti, quindi con azioni e misure concrete di sostegno alle fasce più deboli della popolazione e, soprattutto, compiendo una scelta politica precisa che tiene fuori da questi ritocchi al rialzo le famiglie: il costo dei servizi a domanda individuale, rette dei nidi, servizio mensa e scuolabus, rimane invariato e, in assoluto, con tariffe tra le più basse della Toscana. Così come, sul fronte delle entrate tributarie, abbiamo deciso di non aumentare l’Imu, mai toccata in questi anni".
"Un modesto adeguamento, per la prima volta da molti anni, si rende necessario per l’addizionale Irpef con un incremento - spiega il sindaco- dello 0,05% per le fasce medie, mentre rimane invariata la fascia più bassa, fino a 15 mila euro di reddito, e rimangono ovviamente confermate le esenzioni già previste nel regolamento, totali per la fascia fino a 12.000 euro. Alcune tariffe avranno degli incrementi del 20%, come per esempio quelle riguardanti i permessi Ztl per i veicoli commerciali, i parcheggi di via Piave, via Cammeo e Calambrone e l’imposta della pubblicità. Il suolo pubblico vedrà un +16%. Adeguamenti che servono a mantenere le esigenze di spesa corrente e gli equilibri di bilancio, per garantire i servizi, sicurezza e solidarietà ai cittadini pisani, per sostenere il mondo dell’associazionismo, della cultura, dell’assistenza sociale alla popolazione, e investendo ancora sul turismo e sulla valorizzazione delle tradizione storiche pisane. Discorso a parte merita la tassa di soggiorno che, grazie all’aumento di 1 euro che abbiamo deliberato, permetterà al Comune di incassare oltre 1 milione di euro in più; una tassa che non grava sui pisani ma che potrà portare a Pisa risorse utili per la valorizzazione dell’indotto turistico".
Un "bilancio in salute - conclude il sindaco- che nonostante le difficoltà, prevede significative prospettive di crescita e sviluppo, con una forte attenzione al welfare e al sostegno alle fasce più deboli della popolazione".
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