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Attualità giovedì 03 novembre 2016 ore 15:47

Servizi residenziali per disabili, si pagherà meno

La quota di compartecipazione per questi utenti si abbassa complessivamente da 700.000 a 550.000 euro l’anno, il ricalcolo effettuato dalla Sds



PISA — Pagheranno meno i disabili che usufruiscono dei servizi residenziali nelle strutture della Società della Salute della Zona Pisana grazie alla riformulazione delle quote di compartecipazione a loro carico. 

E’ quanto stabilito dalla Sds, dopo un periodo di monitoraggio cominciato ad agosto a seguito dell’entrata in vigore di una nuova formula di calcolo applicata all’Isee. Una modalità determinata dalla più recente normativa nazionale e dalle leggi che hanno recepito le sentenze che si sono susseguite.

La Sds utilizza il modello di calcolo basato sul nuovo ISEE dal gennaio di quest’anno. Da luglio la formula per stabilire le quote di compartecipazione è stata nuovamente adeguata e, contestualmente, è stato deciso di far partire un monitoraggio per valutare se le quote applicate corrispondessero a un principio di equità. 

A settembre è stato chiaro dai dati che la quota di compartecipazione prevista dalla formula in vigore, per la maggior parte degli utenti, era minore rispetto a quella del 2015: si è passati cioè da circa 700mila euro richiesti complessivamente ai 132 utenti nel corso dell’anno passato a 600mila previsti dal nuovo calcolo. Tuttavia, l’entità del contributo per alcuni di loro non era in linea con gli obiettivi della Sds. E’ stato perciò deciso a ottobre di creare una nuova formula, realizzando così un’ulteriore ritocco della quota che si abbassa fino a 550mila euro. I fondi necessari verranno reperiti senza gravare sugli utenti di altri servizi.

Sono 132 i disabili che hanno accesso ai servizi residenziali e che beneficeranno della nuova formula di calcolo, a fronte di circa 1.500 utenti dei servizi per la disabilità che oggi è esente da qualsiasi quota di compartecipazione.

Resta naturalmente la possibilità, mai venuta meno, per i pochi utenti che risultano incapienti, di presentare una richiesta di rideterminazione della quota di compartecipazione.


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