Attualità mercoledì 07 agosto 2019 ore 11:26
Parte il progetto sguardo di vicinato
Firmato l'accordo in Prefettura. "Avremo innalzamento del livello di sicurezza in città e nella Provincia di Pisa", ha detto il sindaco Conti
PISA — Con la firma in Prefettura avvenuta stamani è partito ufficialmente anche a Pisa il controllo di vicinato, i cui contenuti erano già stati anticipati nei giorni scorsi.
"Ringrazio il Prefetto Giuseppe Castaldo che ha promosso questo strumento validato anche dal Ministero e ringrazio il Questore e tutte le forze dell’ordine che avranno il compito di coordinare questo nuovo modello di sicurezza partecipata.
Sono convinto che sarà un’utile forma di collaborazione e di sinergia fra cittadini e forse di polizia che permetterà un innalzamento del livello di sicurezza in città e nella Provincia di Pisa. Perché la sicurezza è un bene comune che va tutelato tutti insieme", ha detto il sindaco Michele Conti.
Il Controllo di Vicinato si tratta di uno strumento di prevenzione che presuppone la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata area o quartiere e la cooperazione con le Forze di Polizia statali e locali. Fare «Controllo del Vicinato» significa rafforzare ulteriormente, in un sistema di sicurezza integrata, il modello di collaborazione interistituzionale, attraverso il quale istituzioni pubbliche e soggetti anche privati - ciascuno per la propria sfera di competenza – collaborino per fronteggiare i fenomeni di microcriminalità generano insicurezza collettiva.
Gli obiettivi del progetto sono fissati in un vademecum operativo: contribuire all’attività di prevenzione e controllo del territorio; promuovere un processo di partecipazione attiva della società civile alla gestione della sicurezza pubblica, attraverso lo sviluppo di interrelazioni finalizzate ad avvicinare, sempre più, i dispositivi di prevenzione alla percezione dei cittadini; rafforzare il modello di collaborazione tra i cittadini e le Forze di Polizia statali e locali.
L'area del Controllo di Vicinato, che dovrà essere segnalata con adeguata cartellonistica conforme al Codice della Strada, indica ai potenziali malintenzionati che i vicini di quella zona si sono organizzati e applicano un controllo informale ma costante sul territorio, comunicando, attraverso i propri coordinatori, alle Forze di Polizia statali e locali, situazioni ed eventi di interesse, ovvero attinenti la sicurezza urbana e il degrado sociale.
L’attività di controllo di vicinato viene svolta da gruppi di cittadini nel cui ambito saranno individuati dei “coordinatori”; tale azione di controllo dovrà consistere nello svolgimento di un’attività di mera osservazione riguardo fatti e circostanze che accadano nella propria zona di residenza. Il coordinatore del gruppo avrà il compito di trasmettere le segnalazioni alle forze di polizia attraverso i numeri e gli indirizzi e-mail che saranno comunicati dalla Questura e dai Comandi Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, attivati per le questioni che attengono alle aree di competenza.
Il protocollo vieta severamente qualsiasi iniziativa personale ovvero qualunque forma, individuale o collettiva, di pattugliamento del territorio, specificando che i cittadini devono astenersi da incaute iniziative personali e/o da comportamenti imprudenti, che potrebbero determinare situazioni di pericolo per sé e per altri; astenersi da intervenire direttamente e attivamente in caso di commissione di reati; non sconfinare in eventuali, possibili forme di pattugliamento attivo, individuale o collettivo, del territorio; astenersi dal segnalare fatti e circostanze che non siano stati oggetto di una appropriata osservazione e adeguata valutazione sul piano della potenziale pericolosità o che, comunque, appaiano manifestamente inidonei a rappresentare una possibile minaccia per la sicurezza, l’incolumità e la tranquillità pubblica.
Il protocollo avrà durata triennale a partire dal giorno della firma e prevede ogni semestre una verifica generale congiunta e, a cadenza trimestrale, riunioni tra i coordinatori del progetto, le Forze di Polizia e la Polizia locale.
In Prefettura hanno firmato anche i sindaci dei comuni di Cascina, Fauglia, Crespina-Lorenzana, Guardistallo e, in rappresentanza dei comuni dell’Unione Valdera, il sindaco di Buti.
Alla sottoscrizione del protocollo erano presenti il Questore Paolo Rossi, il Vice Comandante Provinciale dei Carabinieri Ten.Col. Francesco Schilardi e il Comandante del Gruppo Guardia di Finanza di Pisa Magg. Roberto Lauretta, nonché i comandanti delle compagnie carabinieri di Pisa, Pontedera, San Miniato e Volterra.
Il Prefetto ha ringraziato le Amministrazioni comunali che aderendo al Protocollo, aperto a tutti i Comuni della provincia, assumono l’impegno di garantire la formazione dei cittadini che sono chiamati a collaborare con le Forze di polizia locali e statali fornendo alle stesse informazioni utili a prevenire e contrastare eventi e situazioni pregiudizievoli per la sicurezza delle aree cittadine.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI