Lavoro mercoledì 16 novembre 2016 ore 19:08
Protesta all'ombra della Torre pendente
L'hanno fatto nel pomeriggio di oggi i lavoratori di Telecom Italia e i sindacati contro la disdetta del secondo livello di contratto
PISA — Nel mirino dei dipendenti e di Cgil, Cisl e Uil anche la "Mancanza di piano industriale dell'azienda", "Una azienda - hanno aggiunto i sindacati - "Che i lavoratori stanno vedendo pian piano morire".
"Si disdetta in modo unilaterale da parte dell’azienda il contratto di 2° livello, ciò significa tagliare i nostri salari, i nostri permessi retribuiti, la nostra professionalità, togliere ai giovani giorni di ferie, cancellare gli aumenti di anzianità, demansionare fino a 2 livelli di inquadramento e molto altro", è stato detto nel corso di un presidio molto affollato.
"I lavoratori sono costretti a lavorare in condizione pessime, a pressioni continue e disorganizzazioni dell’attività lavorativa, che ricadono poi sulla clientela e sull’immagine della dell’azienda.
Non è chiaro cosa si voglia fare di un azienda che era il fiore all’occhiello delle telecomunicazioni nazionali, certe sono le delocalizzazioni all’esterno, appalti e subappalti incontrollabili .
In base alle scelte e le decisioni che saranno prese da TIM e AGCOM (Authority delle Telecomunicazioni) il quadro si complica, dagli annunci strategici di mesi fa dove TIM annunciava 4000 assunzioni nel 2017 si passa a possibili 5000 esuberi con pesanti ricadute in Toscana non solo per TIM ma per tutto il settore delle telecomunicazioni .
La dichiarazione del Governo di appaltare la posa della fibra ottica a ENEL, privando quindi Telecom della possibilità di fare il lavoro per cui è nata, ovvero delle infrastrutture di telecomunicazioni aggiunge sgomento nei lavoratori", è stato scritto in un volantino.
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