Cronaca venerdì 07 giugno 2024 ore 19:30
Voli di lusso senza pagare le tasse, pizzicate 10 compagnie
Non avrebbero versato le imposte per il trasporto passeggeri. Dieci società dovranno versare al fisco mezzo milione di euro
PISA — Dal 2021 al 2023 non avrebbero versato l’imposta dovuta per il trasporto dei passeggeri. Adesso, 10 compagnie aeree che svolgono attività di aerotaxi dovranno versare al fisco mezzo milione di euro.
E' quanto emerge dai controlli della guardia di finanza, eseguiti nell’ambito di una complessa attività di polizia economico-finanziaria.
La specifica imposta erariale, il cui importo varia in funzione della tratta percorsa e del numero di passeggeri trasportati, rientra tra i tributi cosiddetti ambientali, finalizzati cioè a tassare i servizi aventi un impatto negativo sull’ambiente e il cui gettito è prioritariamente destinato alla tutela dell’ecosistema.
Dopo aver acquisito ed esaminato le dichiarazioni uniche dei vettori depositate nelle società di handling operative all’aeroporto Galileo Galilei di Pisa, e tramite attività di analisi, i finanzieri del Gruppo di Pisa hanno rilevato che, a fronte dei quasi 1.000 voli effettuati, 10 compagnie aeree non avrebbero provveduto al versamento dell’imposta erariale sui voli aerotaxi dei passeggeri, generando un debito complessivo pari a circa mezzo milione di euro, di cui 338.690 come imposta dovuta e la restante quale sanzione accessoria. Le tratte coperte da questi voli, effettuati con jet bimotori da 7/10 posti, erano sia su scala intercontinentale che continentale. Tra queste Dubai, Istanbul, Nizza, Amsterdam, Zurigo, Tallinn, Stoccolma. Nel dettaglio, spiega la Giardia di finanza, il costo del noleggio di un aereo da 10 posti da Pisa a Dubai avrebbe potuto raggiungere l’ammontare di circa 80.000 euro.
Le compagnie aeree, di cui una fiscalmente residente in Italia e nove all’estero, in Austria, Germania, Lituania, Serbia, Malta, Turchia, Bulgaria, Polonia, dovranno ora versare al fisco mezzo milione di euro.
In particolare, nei confronti di una compagnia aerea, battente bandiera serba, a fronte di numerose e ripetute omissioni nel versamento dell’imposta sui voli di lusso, è stata avanzata all’Agenzia delle Entrate la proposta di misura cautelare di un aeromobile, a garanzia del credito maturato dall’amministrazione finanziaria, corrispondente a oltre 120mila euro.
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