Politica mercoledì 11 settembre 2024 ore 09:30
Consiglio provinciale, polemiche e astensioni
Ciccio Auletta annuncia la rinuncia al voto per le elezioni della nuova assemblea, mentre Sbragia chiede l'istituzione di più seggi elettorali
PROVINCIA DI PISA — Da un lato c'è chi nelle elezioni del Consiglio provinciale, così come si svolgono dopo il ridimensionamento delle Province disposto dalla legge Delrio, non ci crede poi troppo; dall'altro, invece, chi invoca più seggi sparsi per il territorio, per facilitare l'affluenza.
Il voto di domenica 29 Settembre, che riguarderà solo ed esclusivamente qualche centinaio di consiglieri comunali e sindaci, per il consigliere di minoranza di Pisa, Ciccio Auletta, è infatti uno scippo nei confronti della cittadinanza. "Con questo nobile meccanismo, di sapore vagamente feudale, in Provincia si elegge un Consiglio di 12 componenti, mentre erano 30 quando si eleggeva a suffragio universale, con buona pace della rappresentatività politica - ha commentato - ormai, ci troviamo davanti una sorta di consiglio d’amministrazione che non risponde alle cittadine e ai cittadini e che, soprattutto, non ha il contrappeso delle opposizioni".
"La legge Delrio è una pessima legge, che ha prodotto frustrazione nelle lavoratrici e nei lavoratori delle Province e ingenerato confusione aggravando i problemi che tutt’ora vivono i territori - ha concluso - per questo abbiamo deciso, anche in questa occasione, di non partecipare a queste elezioni truffa, in coerenza con le battaglie per la democrazia e a difesa della Costituzione".
Intanto, attesa di un'ipotetica riforma delle Province per riportare al voto gli elettori, ventilata nei mesi scorsi ma mai divenuta ufficiale, l'attuale consigliere provinciale e nuovamente candidato Roberto Sbragia chiede invece di estendere la possibilità di voto in termini territoriali.
"Il seggio elettorale è solamente uno, posto in via Pietro Nenni a Pisa, che dista anche 80 chilometri da molti comuni dell’entroterra, limitando di fatto la possibilità e il diritto per le comunità poste più all’interno della Provincia di esprimere agevolmente il proprio voto - ha detto - per questo ho chiesto l’istituzione di più seggi elettorali, anche nell’entroterra, per il rispetto che l’ente deve agli oltre 400mila cittadini Pisani e agli oltre 500 elettori comunali. Mi auguro che tale richiesta di democrazia sia vagliata adeguatamente".
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