Attualità martedì 09 dicembre 2025 ore 09:30
Ricerca, 26 milioni per Pisa e le scuole

Università di Pisa, Scuola Normale e Sant’Anna ottengono oltre 26 milioni dal Fondo Italiano per la Scienza: un pacchetto di progetti
PISA — Oltre 26 milioni di euro in arrivo a Pisa per sostenere i progetti di Università, Scuola Normale e Sant’Anna nell’ambito del terzo bando del Fondo Italiano per la Scienza. Una parte consistente dei 44,7 milioni destinati complessivamente alla Toscana, che premiano la capacità dei centri pisani di competere in un contesto nazionale molto selettivo, con più di 5.000 proposte valutate e appena 326 finanziate.
Nel settore Physical Sciences and Engineering all’Università di Pisa andranno oltre 6,5 milioni, mentre alla Scuola Normale è stato riconosciuto un finanziamento di circa 1,07 milioni. Sul fronte delle Scienze sociali e umane arrivano quasi 5,9 milioni per l’Ateneo pisano, 5,5 milioni per la Normale e oltre 4,3 milioni per la Scuola Superiore Sant’Anna. Cifre che portano il totale per il sistema della ricerca cittadino sopra la soglia dei 26 milioni di euro, confermando il ruolo centrale di Pisa nella mappa scientifica regionale.
Il bando FIS 3, pensato per sostenere la ricerca di base più innovativa, ha selezionato progetti nei tre grandi ambiti disciplinari Life Sciences, Physical Sciences and Engineering e Social Sciences and Humanities, con strumenti simili ai programmi europei: Starting, Consolidator e Advanced grant. Per la sola Toscana, 22 proposte di giovani ricercatori emergenti saranno finanziate con oltre 24,3 milioni, mentre più di 7 milioni andranno a cinque progetti di studiosi in carriera e circa 13,3 milioni sosterranno otto ricerche guidate da scienziati affermati.
Per la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini questi dati confermano che "la ricerca è un motore potente di crescita e sviluppo". Rivolgendosi ai vincitori ha detto: "Congratulazioni ai ricercatori della Toscana che si sono aggiudicati il bando FIS3: il Paese è al vostro fianco perché siete voi a dare energia all’innovazione. State trasformando idee ambiziose in progetti capaci di aprire nuove strade per il futuro. Le vostre intuizioni sono il cuore dell’innovazione".
Bernini ha legato i risultati del Fondo alla riforma dei finanziamenti nazionali: "Oggi questo motore torna a muoversi con decisione grazie a risorse concrete, strategie chiare e a una rete di centri d’eccellenza dove la conoscenza si traduce in progresso e impresa". Il nuovo Fondo unico per la ricerca, ha aggiunto, "offre certezze ai ricercatori: criteri trasparenti, bandi pubblicati entro il 30 aprile e risorse definite. Nel 2025 parliamo di 460 milioni, a cui si aggiungono 150 milioni destinati ai PRIN, ora bandi annuali con dotazione minima garantita". Una scelta che, nelle intenzioni del Ministero, dovrebbe dare alla ricerca italiana "il tempo, gli strumenti e la stabilità necessari per generare innovazione e futuro". È già stata annunciata anche la quarta edizione del bando FIS per il prossimo biennio.
Soddisfazione viene espressa dalla Regione, che legge in questi numeri una conferma della forza del sistema universitario toscano. L’assessora regionale alla cultura, università e ricerca Cristina Manetti sottolinea come l’arrivo di questi fondi "rappresenta motivo di grande soddisfazione e conferma il valore del sistema universitario regionale". Rispetto alla precedente edizione del Fondo, quando gli atenei toscani avevano ottenuto circa 18 milioni, l’incremento è netto: "L’incremento registrato, oltre 27 milioni in più, testimonia il rafforzamento della capacità competitiva della Toscana nel panorama nazionale della ricerca fondamentale", ha aggiunto Manetti.
L’assessora ha ricordato che la Regione continuerà a lavorare insieme alle università e ai centri di ricerca "per consolidare questo percorso di crescita e innovazione", in un quadro in cui "oltre 5.000 proposte presentate a livello nazionale" hanno portato al finanziamento di poco più di 300 progetti. "Nonostante la forte competitività del programma – ha concluso Manetti – le università della nostra regione si sono distinte ottenendo un finanziamento complessivo di circa 45 milioni di euro, distribuito su numerosi progetti di alta qualità".
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