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Cronaca mercoledì 26 febbraio 2014 ore 07:05
Scolmatore, capacità da raddoppiare. Così l'emergenza non fa più paura
Dopo il via libera della conferenza dei servizi parte l'iter che porterà all'avvio dei lavori nella primavera 2015
PISA — I lavori inizieranno solo nella primavera 2015. Ma, intanto, è arrivato il via libera dalla conferenza dei servizi al progetto definitivo di potenziamento del Canale Scolmatore, predisposto dal Servizio difesa del suolo della Provincia di Pisa.
Si apre adesso la fase di elaborazione del progetto esecutivo, che sarà completato entro il mese di luglio. Solo dopo si procederà all'appalto dell'opera, con una stima di conclusione dell'iter entro il 2014.
"Nei prossimi mesi - spiega il presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni - sarà all'opera anche il collegio di vigilanza (composto da Regione, Province di Pisa e Livorno, Comuni di Pisa, Livorno e Collesalvetti, Autorità portuale di Livorno, Camere di commercio di Pisa e Livorno, Autorità di bacino del fiume Arno ed Ente Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli), organismo di indirizzo, coordinamento e verifica dell'iter di esecuzione del progetto, per definire i lotti dell'opera che, ricordo, avrà complessivamente un costo di 51 milioni di euro e prevede una serie di interventi per elevare la capacità dello Scolmatore dagli attuali 600 metri cubi al secondo a una portata di 1200, la realizzazione di una foce armata e l'installazione di una stazione di trattamento fanghi".
Allo stato attuale lo Scolmatore ha una capacità di deflusso assai limitata rispetto ai nominali 1400 metri cubi al secondo stimati nel progetto originario degli anni ’60; così come confermato a seguito dell’utilizzo nell’evento dello scorso 31 gennaio, tale capacità oggi si aggira tra i 600 ed i 700 nei tratti più critici di valle.
“L’attività progettuale che la Provincia di Pisa è stata chiamata a svolgere – conclude Pieroni – è finalizzata allo sviluppo delle opere necessarie al ripristino della funzionalità idraulica del Canale Scolmatore, dalla linea di riva (foce) sino al ponte della Statale Aurelia, con effetti positivi indotti sino all’immissione del Fiume Tora”.
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