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Attualità mercoledì 08 aprile 2015 ore 07:30
Turismo, la città è la terza destinazione toscana
Per il direttore di Confcommercio “il 2015 potrebbe essere l'anno della ripresa a patto di sostenere gli imprenditori con la promozione del brand”
PISA — Archiviato positivamente il ponte pasquale, un buon auspicio per l'inizio della stagione turistica, Pisa è chiamata a realizzare sul campo le prospettive interessanti che si aprono nel 2015.
A snocciolare qualche previsione sulle attese dei tour operator internazionali per l'anno in corso ci pensa Federico Pieragnoli, direttore di ConfcommercioPisa: “Dopo Firenze e Siena, rispettivamente con il 55 per cento e il 12 per cento, Pisa si conferma la terza destinazione toscana sul mercato mondiale dell'intermediazione, con una quota che si attesta sull'11 per cento dei tour operator mondiali. Da un lato, questa percentuale non cresce di un centesimo rispetto al 2014, dall'altro segnala il calo preoccupante del fondamentale e ancora ricco mercato tedesco, che nelle previsioni per il 2015 dell'Osservatorio Turistico Regionale passa dal 18 al 16,4 per cento”.
Sicuramente un vantaggio per una città d'arte come Pisa, ma anche un limite secondo lo stesso Pieragnoli: “Se l'appeal di Pisa è radicato nella sua vocazione storico artistica, soltanto nel mercato europeo trovano spazio prodotti alternativi, come le vacanze dedicate al gusto, al mare, alle terme, agli itinerari. Potenzialità di cui il nostro territorio dispone in larga misura, ma che per molti motivi, ancora non riesce a valorizzare adeguatamente sul mercato internazionale”.
Secondo il direttore della Confcommercio siamo in presenza di un gap competitivo dovuto ad una serie di scelte sbagliate compiute dagli amministratori locali: “Fatte le debite proporzioni, la distanza da Firenze è eccessiva, se consideriamo che su 100 tour operator che vendono la Toscana, solo 18 di loro inseriscono in catalogo Pisa. Alle nostre latitudini, il turismo è ancora considerato un settore dal quale prelevare continuamente risorse, tante risorse, investendo in esso nulla o quasi nulla. Programmare eventi per tempo è pura utopia, come realizzare un efficiente e integrato sistema di accoglienza. Neanche a parlarne di considerare commercio e turismo come medaglie di una stessa moneta. E poi ancora, la mostruosità di un parcheggio scambiatore a poche centinaia di metri da piazza del Duomo è senza dubbio un capolavoro inimitabile di lungimiranza”.
La conclusione è che “il 2015 potrebbe veramente essere l'anno della ripresa in termini di turismo, a patto di sostenere davvero gli imprenditori, con serie politiche di investimento e un’autentica promozione del brand Pisa”.
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