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Cronaca giovedì 07 agosto 2014 ore 19:49
Domani arrivano i profughi

Venti posti a disposizione nell'ex casello idraulico nel parco Collodi, poi verranno sistemati in abitazioni in tutta la Provincia di Pisa
CASCINA — Prosegue, e anzi s’intensifica, l’impegno della Provincia di Pisa nell’ambito della gestione dei flussi di migrazione diretti verso l’Italia e provenienti da aree del mondo segnate da emergenze umanitarie. Domani, venerdì 8 agosto, sarà reso disponibile l’edificio, interamente ristrutturato, dell’ex casello idraulico situato all’interno del Parco Collodi, in località San Benedetto, nel comune di Cascina. E per l’immobile, di proprietà appunto della Provincia, si tratta di un’entrata in scena di carattere immediatamente operativo: nei suoi locali – che includono cinque camere e che esprimono una superficie globale di 230 mq, con una capacità di alloggio fino a 20 posti – saranno trasferite le persone attualmente sistemati nel “fabbricato d’accoglienza” ubicato in località Tombolo, appartenente alla Prefettura.
Il
presidente Andrea Pieroni sottolinea come per la Provincia, che su
questo fronte è presente attraverso l’Istituzione centro Nord-Sud,
si tratti di “Un passo che segna un coinvolgimento ancora più
profondo in questa esperienza, venendo a sostenere un’iniziativa di
ospitalità in una struttura che fa parte del proprio demanio”.
Struttura che, come detto, sostituirà quella al Tombolo, andando ad
affiancare le altre due già attualmente funzionanti nel comune di
Pisa: quella di Cascine Nuove, la cui gestione quotidiana è affidata
alla Cooperativa Arnera e quella di Piaggerta, gestita da Società
della Salute Area Pisana e Cooperativa Paim.
A
San Benedetto di Cascina la Provincia sarà presente, sotto il
profilo delle risorse umane, con personale del Centro Nord-Sud, per
le funzioni generali, del servizio protezione civile e del Servizio
Istruzione, per le attività di “integrazione di base” dei
migranti; accanto a loro, per il coordinamento delle attività
ordinarie, opereranno anche qui addetti della Cooperativa Arnera. La
metodica d’accoglienza prevede ovviamente il rispetto del
protocollo sanitario elaborato ed applicato di concerto con il
Dipartimento prevenzione dell’Asl 5, primo adottato in Toscana e
fra i primi in Italia, in base al quale i gruppi ospitati nel
territorio pisano sono accompagnati da specifici controlli, fin dal
loro stesso arrivo in aeroporto e poi via via periodicamente, lungo
tutto il periodo di permanenza.
E sempre in linea con le procedure
fin qui seguite, anche le persone che da domani saranno sistemate a
Cascina verranno poi dislocate gradualmente in contesti abitativi di
dimensione più contenuta che già sono o che verranno a rendersi
disponibili negli altri comuni della provincia.
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