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Spettacoli mercoledì 01 ottobre 2014 ore 15:15
Dallo Zelig Lab due chiacchiere con Steve Jobs

'Tutta Colpa di Steve' è il primo spettacolo del comico Andrea Cappellini: un improbabile dialogo tra un ragazzo di Provincia ed il fondatore della Apple
POMARANCE — Nella vita è un tecnico
ambientale campionatore di rifiuti, ma da sempre ha avuto la passione
per la comicità e l'istinto per le imitazioni. Un talento che ha
portato il giovane Andrea Cappellini dal piccolo paese di Pomarance
al laboratorio Zelig di Livorno, alle pagine del Vernacoliere fino al suo primo
spettacolo scritto con Marco Vicari.
La storia di Andrea, per tutti
il Cappe, è quella di un ragazzo di Provincia, classe 1987, che ha saputo
coltivare la sua indole per la risata con passione e che pian piano,
dalle feste di paese, è arrivato a dialogare sul palcoscenico
addirittura con Steve Jobs. 'Tutta Colpa di Steve' è,
infatti, il titolo del suo primo spettacolo che ha debuttato il 10
luglio e che tornerà a Pisa il 4 ottobre sul
palcoscenico
del MixArt nel palinsesto 'Aspettando
l’Internet Festival'.
“E' un dialogo ironico –
racconta il comico - tra me e Steve Jobs in cui la sua voce
fuori campo, che in realtà è del bravissimo comico livornese
Stefano Santomauro che ringrazio, mi sprona a fare qualcosa di più,
a viaggiare, a studiare, a cercarmi un lavoro; ma io ogni volta ‘lo
smonto’ dicendogli che non è tutto così semplice qua da noi in
Italia”.
Nello spettacolo il Cappe alterna canzoni satiriche con la chitarra a monologhi sulla sua vita, raccontando “come è
difficile per chi vive nei paesini di provincia riuscire a far
qualcosa di grosso, soprattutto se non ha gli agganci giusti”. “Si
va dai primi fallimenti con le ragazze ad alcune categorie di persone
che non sopporto – rivela Cappellini - parlo dei colloqui di lavoro
e di come ci sentiamo quando ci dicono ‘le faremo sapere’; il
finale, invece, è amaro ma non posso dirti di più”.
Uno spettacolo che nasce, con la grande collaborazione dell'autore di Zelig Marco Vicari, dall'esperienza dello Zelig Lab di Livorno. “Per due giovedì al mese con gli amici di Livorno – racconta il Cappe - abbiamo riempito un teatro da 300 posti e per realizzare uno spettacolo tutto mio, insieme a Vicari, abbiamo cercato di dare una cornice a quei monologhi provati davanti al pubblico”. “La parte audio, grafica e video – prosegue - l’hanno curata i Testudo, tre ragazzi videomaker di Livorno che ringrazio insieme a Vicari, ai miei genitori, ai miei secondi genitori cioè i coinquilini di Pisa, Alessandro, Andrea e Antonio che mi hanno sopportato in questi mesi ed al MixArt che ha creduto in me”.
Dal 16 ottobre Cappellini tornerà anche a Zelig Livorno: “ci saranno molte novità anche da parte mia, perché la cosa fondamentale di questo mestiere è sapersi rinnovare e guardare fuori quello che succede”.
Alessandra Siotto
© Riproduzione riservata
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