Attualità mercoledì 03 dicembre 2014 ore 13:29
Nelle bollette dell'Asa 18,8 milioni di euro
I clienti pagheranno fino al 2016 gli investimenti fatti tra il 2008 ed il 2010 su fognature e acquedotti dal gestore idrico
VAL DI CECINA — In questi giorni sono arrivate le bollette dell'acqua da parte del gestore idrico Asa spa e alcuni cittadini si sono visti recapitare una fattura il cui importo è zero, o comunque molto basso. Il motivo è il rimborso degli importi versati ingiustamente per il canone di depurazione nei 5 anni precedenti il 16 ottobre 2008 in quei territori non provvisti di impianti. Però, insieme a questa buona notizia, l'Asa sta procedendo al recupero degli investimenti fatti sull'acquedotto e sulle fognature tra il 2008 ed il 2010 per 18,8 milioni di euro, una voce che tutti i cittadini si troveranno 'spalmata' anche nelle prossime 8 bollette.
LA
SOCIETA'. Asa spa è una azienda che gestisce il servizio di
fornitura idrica e di fognatura in 33 Comuni distribuiti nei
territori della zona Livornese,
Bassa e Alta Val di Cecina, Val di Cornia e Isola d’Elba.
E'
un soggetto misto, dove il socio privato, AGA
SpA (Gruppo IREN), detiene il 40% del capitale. L'altro 60% è in
mano ai seguenti Comuni delle province di Livorno, Pisa e Siena:
Livorno (36,553 %), Piombino (4,747%), Volterra (1,576%), Pomarance
(0,885%), Suvereto (0,406%), Castelnuovo Val di Cecina (0,345%),
Montecatini Val di Cecina (0,281%), Monteverdi Marittimo (0,098%),
Castagneto Carducci (1,151%), Collesalvetti (2,221%), Castellina
Marittima (0,254%), Riparbella (0,185%), Guardistallo (0,144%),
Capraia Isola (0,047%), Rosignano Marittimo (4,279%), Santa Luce
(0,205%), Campiglia Marittima (1,754%), Sassetta (0,077%), San
Vincenzo (0,915%), Rio nell'elba (0,133%), Cecina (2,226%),
Radicondoli (0,082%), Montescudaio (0,121%), Portoferraio (0,966%),
Campo nell'Elba (0,349%).
CHE
COSA PAGHIAMO. L'Asa allega all'ultima fattura, una lettera in cui
spiega che “nella presente
bolletta e per le 8 successive, ovvero fino al 31/12/2016,
troverà un importo finalizzato al recupero di alcune risorse
economiche, anticipate da ASA negli anni 2008-2009-2010 e utilizzate
per la realizzazione di opere sulla rete idrica, per un valore pari a
circa 18,8 milioni di euro che per ragioni regolamentari non sono mai
state contabilizzate nelle precedenti
tariffe”.
Questo,
come spiega sempre l'azienda, è un piano di recupero deliberato con il Decreto
dell’Autorità Idrica Toscana n. 40 del 30/06/2014 ed “in
ottemperanza con la normativa vigente e su specifica richiesta
dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico
(AEEGSI)”.
Si
tratta, dunque di investimenti fatti dal gestore tra il 2008 ed il
2010 e ora Asa chiede, nel pieno rispetto della legge, che siano i
contribuenti a pagarne una parte.
Asa
specifica di aver realizzato “nel corso degli ultimi anni, tra il
2008 e il 2013 un importante piano di investimenti per il
miglioramento del servizio idrico integrato” realizzando “opere
per 92 milioni di euro tra cui: il più grande impianto al
mondo per il trattamento del boro e il secondo in Europa per il
trattamento dell’arsenico (investimento di 20 milioni di euro);
l’acquedotto Cornia Industriale per il riuso nelle industrie
delle acque reflue dei depuratori di San Vincenzo e Venturina e
Piombino (investimento di 9,4 milioni di euro); impianti di
potabilizzazione, nuovi pozzi, invasi e condotte per aumentare la
disponibilità d’acqua per le isole; circa 169 chilometri di rete
con impianti che consentono il superamento di numerosi dislivelli; il
miglioramento dell’efficacia dei sistemi di depurazione e il
collegamento di tutti i nuclei urbani alla rete fognaria
(investimento di circa 23 milioni di euro)”.
QUANTO
PAGHIAMO. Pagano questo tariffa “tutti
coloro che usufruivano dei servizi già nel 2012 e hanno continuato
ad usufruirne fino al 30 giugno 2014”. Come
spiega ancora l'azienda sul sito www.asaspa.it
“per
maggiore equità è stato deciso di differenziare le quote sulla base
delle diverse categorie contrattuali; per il calcolo di quanto dovuto
è stato definito un 'importo al metro cubo' da applicare ai volumi
acquedotto-fognatura-depurazione erogati nell’anno 2012”.
Viene
dunque calcolato un indice tariffario che per le utenze domestiche è
di 0,23591422 euro al metro cubo, mentre per quelle industriali è di
0,38311915
(€/mc). Tale tariffa di recupero, viene moltiplicata per il numero
dei metri cubi consumati dall'utente nel 2012, sia per quanto
riguarda le fognature che per quanto riguarda l'acquedotto.
Viene
così calcolato l'importo totale che ciascun cliente dei 33 Comuni deve pagare e
che viene suddiviso in 9 bollette, come riporta nel dettaglio la
lettera che ciascuno ha ricevuto.
“Per
chi non utilizza l’acqua dell’acquedotto comunale, l’importo
sarà calcolato sulla fatturazione per i servizi di fognatura e/o
depurazione – scrive ancora Asa sul sito web – mentre a chi
interrompe il contratto di fornitura nel corso del piano di recupero
verranno addebitate le rate residue nell’ultima bolletta di
chiusura del rapporto contrattuale”. In caso di cessazione del
contratto prima del 31/12/2016, data in cui è prevista la fine dei
pagamenti, “le rate residue saranno addebitate nell’ultima
bolletta in un’unica soluzione”.
QUANTO PESA QUESTA VOCE. Per fare alcuni esempi, un'azienda nel Comune di Castelnuovo Val di Cecina, che ha un volume nel 2012 pari a 31, pagherà in totale 23,76 euro, suddivise in 9 bollette, di cui la metà per il servizio di acquedotto e l'altra per il servizio di fognatura. Il calcolo è il seguente: (31 x 0,38311915) + (31 x 0,38311915) = 23,76 €.
Una persona che vive da sola, residente a Pomarance, che ha un volume nel 2012 pari a 33, pagherà 15,58 euro. Il calcolo è il seguente: (33 x 0,23591422) + (33 x 0,23591422) = 15,58 €.
Una famiglia di 4 persone residente in una frazione del Comune di Pomarance, che ha un volume per il 2012 pari a 172, pagherà da qui a fine 2014 in totale ben 81,16 euro. Il calcolo è il seguente: (172 x 0,23591422) + (172 x 0,23591422) = 81,16 €.
Specifichiamo che le due voci del dettaglio bolletta sono indicate con “I75 - recupero acquedotto anni 2008-2009-2010” e “I76 - recupero fognatura anni 2008-2009-2010 E. 1,32 10”.
Alessandra Siotto
© Riproduzione riservata
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