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Cronaca sabato 01 febbraio 2014 ore 09:05

Agricoltura, danni pesanti per un settore di 1.300 imprese e 20mila ettari

Nutrie e cattiva manutenzione sono responsabili della caduta degli argini insieme alle piogge, secondo Coldiretti



PISA — Allagamenti ed esondazioni stanno provocando danni, disagi e complicazioni nella campagna. La pioggia caduta senza tregua in queste ore ha provocato l’esondazione in alcuni punti dei torrenti contribuendo ad allagare centinaia di ettari di terreni già seminati a grano la cui “sopravvivenza” è ora a forte rischio. L’acqua che ha invaso i terreni potrebbe causare l’asfissia radicale provocando dunque una sorta di “soffocamento” e la conseguente perdita del prossimo raccolto. Coldiretti sta seguendo, zona per zona, l’evolversi della situazione. A preoccupare la principale organizzazione agricola è la tenuta degli argini dei torrenti. Il primo a cedere è stato il fiume Cecina, all’altezza di Ponteginori, nel Comune di Val di Cecina dove circa 10 ettari dell’azienda agricola Podere Sant’Antonio sono finiti sotto trenta centimetri di acqua e ghiaia. L’argine ricostruito nel lontano 1966 ha tenuto fino allo scorso 24 ottobre quando è crollato a causa dai danni provocati dalla presenza delle nutrie e per la cattiva pulizia del torrente. L’innalzamento del livello è coinciso con l’allagamento di almeno una ventina di ettari di terreni già seminati e con la perdita del prossimo raccolto. Nonostante le segnalazioni e i sopralluoghi l’argine non era ancora stato riparato.

Nelle sanminiatese la fuoriuscita dagli argini del torrente Egola ha compromesso il prossimo raccolto di grano. Fiaccato l’ottimismo dei cerealicoltoridella zona che dopo un anno di stop erano tornati a seminare frumento. Sommersa sotto un metro d’acqua anche Coltano, altra zona a forte concentrazione di seminativi. Per l’agricoltura pisana è un colpo duro per un settore che interessa circa 1.300 imprese e occupa 20mila ettari per una produzione intorno ai 500mila quintali (fonte Istat, anno 2012). Il torrente Era, a Ponsacco, ha rotto gli argini alle porte del centro abitato su un fronte di circa 20 metri e l'acqua ha invaso le strade circostanti.


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