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Attualità giovedì 16 settembre 2021 ore 08:03

"Tangenziale Nord-Est, facciamo chiarezza"

Gli Amici di Pisa, favorevoli all'opera, criticano Legambiente e chiedono ad Arpat di rendere pubbliche le valutazioni sull'impatto acustico



PISA — Il progetto della Tangenziale Nord-Est, che dovrebbe collegare Madonna dell'Acqua con Cisanello sfiorando il quartiere dei Passi, continua a far discutere. A riaccendere il dibattito è stato l'assessore comunale all'urbanistica Massimo Dringoli, che da un lato ha definito l'opera fondamentale per Pisa e dall'altro ha bocciato il tracciato finora ipotizzato, auspicandone lo spostamento più a Nord. Allo stesso tempo, l'assessore si è detto favorevole alla realizzazione di un nuovo casello autostradale sulla A12, in corrispondenza della tangenziale a Madonna dell'Acqua. Legambiente Pisa ha colto l'occasione per ribadire la sua netta contrarietà alla tangenziale, mentre l'associazione Amici di Pisa si dice favorevole (così come i piccoli azionisti di Toscana Aeroporti, Movimento Opi e le associazioni Ponte di Mezzo e Colline Pisane).

"A Dicembre 2020 - ricordano gli Amici di Pisa -, il Governatore Giani affermò di voler “imprimere un’accelerazione alla realizzazione della tangenziale Nord Est, progettata per collegare Madonna dell’Acqua al Polo Ospedaliero di Cisanello, “aggirando l’Aurelia e la città”. A Gennaio 2021 il Sindaco Conti concordò e chiese di accelerarne la costruzione completa, non solo del primo lotto di Madonna dell’Acqua e di stanziare tutti i milioni necessari. Ora leggiamo che l’Assessore alla mobilità Dringoli propone di spostarne il tracciato più a nord, per allontanarlo dai Passi ed evitare di tagliare l’Acquedotto mediceo o sottopassarlo per 500 metri. Propone inoltre di costruire un Casello autostradale a Madonna dell’Acqua per immettervi direttamente il traffico proveniente dalla tangenziale ed alleggerire ulteriormente il traffico dell’Aurelia. La proposta, già avanzata nel Piano Mobilità, ai Comuni di Lucca, Livorno e Firenze, ci parrebbe sensata e nell’interesse dell’area vasta, ma per valutarne i vantaggi gradiremmo veder pubblicata sui giornali la rappresentazione topografica della variante". 

"Per realizzare i lavori del 1° lotto - proseguono dall'associazione -, la cui assegnazione è slittata al 31.12.2022, erano inizialmente previsti 19 milioni di euro, coperti da 13 del CIPE, 4,8 della Regione e 1,2 della Provincia, a cui sono da aggiungerne 2 di variazione di Bilancio regionale, per coprire gli ulteriori costi della progettazione definitiva. Manca quindi sempre la copertura dei costi dell’intera opera, ma l’Accordo di Programma del 2005 prevedeva di ripartire i 60milioni, allora previsti, fra: Regione (50%), Provincia e Comune di Pisa (20%) e Comune di San Giuliano (10%) ed ipotizzava di destinare al progetto il ricavato di eventuali cessioni di quote di SAT. Nel 2014, la Regione, aderendo all'OPA di Corporacion America Italia (CAI), su SAT, ha rotto unilateralmente il Patto Parasociale sottoscritto dai Soci pubblici, facendo perdere la maggioranza societaria pubblica, sanzionata da penali valutabili in circa 34 milioni di euro, mai corrisposti. Così come i circa 17 milioni di euro della vendita. Chiediamo alla Regione di onorare integralmente i suoi impegni, con la stessa solerzia con cui, pur di poter spostare a Signa la fauna stanziale del lago di Peretola, aveva deliberato, con costi analoghi alla tangenziale pisana, di costruire una bretella stradale ed un ponte a Signa".

"Stupisce - concludono gli Amici di Pisa - che la realizzazione di un’opera utile ai cittadini residenti lungo l’Aurelia ed in particolare di quelli di Madonna dell’Acqua, tagliata da tale arteria, che migliorerebbe la qualità della loro vita, per la riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico, si oppongano Legambiente ed una forza politica sempre attenta alle necessità dei cittadini, perché contrarie al consumo di nuovo suolo, in questo caso necessario per salvaguardare la salute dei cittadini e la vita di quelli soccorsi sull’A11, che necessitano di raggiungere urgentemente l’Ospedale di Cisanello. Oggi le ambulanze sono intrappolate nel traffico dell’Aurelia e sono costrette a fare gincane fra auto in coda o sono bloccate ai passaggi a livello. Chiediamo ad Arpat di rendere pubblici i dati d’inquinamento acustico e atmosferico lungo i tratti d’Aurelia e alle forze politiche di evitare di sfruttare l’argomento a fini d’interesse di partito. Le idee buone non sono né di destra, né di sinistra. Sono utili ai cittadini!"


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