Lavoro mercoledì 27 aprile 2016 ore 14:00
Aumenta l’export pisano
Settore trainante la meccanica, in difficoltà cuoio, calzature e mobili. Ecco i dati diffusi nel consueto quadro curato dalla Camera di Commercio
PISA — L’export della provincia di Pisa nel 2015 cresce del +3,8%. Secondo i dati Istat sulle esportazioni del territorio pisano, diffusi dalla Camera di Commercio di Pisa, l’economia della città, nonostante il rallentamento della domanda mondiale, si allinea al dato nazionale (+3,8%) e regionale (+3,2%), grazie ai buoni risultati raggiunti in Europa.
In base ai risultati dell’analisi, emerge che la crescita pisana è trainata dalla meccanica +25,1% (pari a un controvalore di 417 milioni di euro), grazie alle ottime performance realizzate in Francia, Regno Unito, Cina e Stati Uniti.
Entra, invece, in crisi il cuoio – primo settore per valore esportato – che perde il 2,7% a causa delle difficoltà incontrate nei mercati europei (in particolare in Germania), nel continente americano, in Africa, in Cina e India. I buoni risultati realizzati in altri paesi asiatici (Indonesia, Hong Kong, Giappone e Vietnam) non sono stati sufficienti a mantenere il settore in territorio positivo. Invece, il pellame grezzo, registra un +4,7%. L’altro comparto di specializzazione dell’economia provinciale, quello dei cicli e motocicli tocca a fatica un risultato positivo (+0,8%), mentre continua la crescita dell’export di bevande, prevalentemente vino e liquori, (+8,2%).
Continuano a perdere terreno sia l’export di mobili (-3,8%)che quellodi calzature (-13,6%).
A livello geografico il maggior contributo alla crescita delle esportazioni pisane proviene dal mercato britannico, in crescita del 26,8%, seguito dagli Stati Uniti (+9,6%), prevalentemente grazie a un eccezionale incremento rilevato nelle vendite di aeromobili, veicoli spaziali e relativi dispositivi. La Germania, principale mercato di sbocco dell’economia pisana negli anni passati, registra una crescita più contenuta (+1,2%).
Le importazioni pisane, invece, dopo un biennio di crescita, tornano in territorio negativo (-2,8%), differenziandosi dall’andamento regionale (+5,2%) e nazionale (+3,3%). Si tratta di dinamiche strettamente connesse con quelle riscontrate nell’ambito dell’indagine sulla congiuntura manifatturiera che, nel 2015, ha visto l’economia pisana stentare ad agganciare la ripresa.
Pesano, infatti, le difficoltà della filiera delle pelli, con i pesanti cali del grezzo (-16,4%) e del conciato (-21,2%) che inchiodano in territorio negativo il totale delle importazioni provinciali (-2,8%), flessione che coinvolge anche le calzature (-11,0%).
A rasserenare lo scenario contribuisce la crescita delle importazioni di prodotti chimici di base (+6,9%), di macchine di impiego generale (+16,6%) e di metalli (+13,8%), che testimoniano una ripresa degli investimenti e della domanda di beni intermedi in alcuni segmenti dell’economia pisana. Segnali positivi emergono anche nella filiera automotive: le importazioni di parti e accessori per autoveicoli sono in crescita del +5,5%.
Tutti i continenti, eccetto l’Europa (+2,4%), contribuiscono alla flessione delle importazioni pisane.
“I dati positivi sull’export pisano, pur fortemente circoscritti al settore meccanico, confermano l’importanza dei rapporti commerciali che le nostre imprese hanno instaurato con l’estero nel corso degli anni- afferma Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio di Pisa. Per questo motivo, il lavoro che stiamo portando avanti come Camera di Commercio punta non solo ad aumentare la platea delle piccole imprese internazionalizzate ma anche a rafforzare la posizione di quelle che sui mercati internazionali già operano. Concretamente abbiamo messo a disposizione anche quest’anno risorse fresche, ben 800mila euro, sia per partecipare singolarmente a fiere estere, sia per organizzare specifiche missioni ”a misura” della piccola impresa, che non viene mai coinvolta dai programmi di ICE. Tra queste segnalo quelle dedicate al mobile e al complemento d’arredo – parteciperemo alla Fiera INDEX di Dubai il prossimo mese di maggio e proprio in questi giorni sono in visita da noi buyers kazaki - , ma anche l’incoming di agenti tedeschi che stiamo mettendo in piedi per il settore meccanico.”
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