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Attualità venerdì 26 giugno 2020 ore 13:55

Il rio della Tana non fa più paura

I lavori del Consorzio di Bonifica 4 per il rio della Tana a La Gabella (Calci)

Completati i lavori per la sicurezza idraulica a La Gabella. Il fosso è stato allargato e potrà sostenere portate di 1800 litri al secondo



CALCI — E' stato presentato questa mattina a La Gabella l’intervento realizzato dal Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno per la sistemazione dell'affluente in sinistra del Rio della Tana in località La Gabella. Un’opera importante che ha messo in sicurezza le abitazioni adiacenti e la strada comunale, in passato più volte allagate dall’esondazione del fosso. Per evitare straripamenti futuri, il canale è stato allargato, passando così da una capacità portante massima di circa 120 litri all’attuale di circa 1.800 litri al secondo, ed è stato realizzato l’argine in sinistra idraulica: la sommità di circa 4 metri garantisce, oltre che una elevata stabilità strutturale, anche la possibilità di effettuarne correttamente la manutenzione periodica.

"Si tratta di un’opera essenziale per il nostro territorio" ha commentato il sindaco di Calci, Massimiliano Ghimenti ricordando la già avvenuta messa in sicurezza di San Lorenzo, San Martino, località Boldrino e Montemagno e l'allagamento a La Gabella de luglio 2015.

"Alle opere in somma urgenza realizzate per “tamponare” e “scongiurare” altri allagamenti oggi si va a sostituire un’opera stabile - ha aggiunto il primo cittadino -, adeguata e che sarà periodicamente mantenuta. Su questo punto è doveroso essere molto chiari: tanta acqua in poco tempo fa danni e stasando pozzetti non si fa sicurezza idraulica che, al contrario, necessita di un complesso di opere di difesa che siano capaci di contenere i rischi provocati dalle piogge".

L’intervento, che ha richiesto un importo complessivo di 105mila euro, è stato il primo progetto europeo finanziato con fondi per lo sviluppo rurale (Psr) per progetti integrati territoriali (Pit). Iniziati a novembre 2019, ma interrotti a seguito degli eventi meteorici dello scorso autunno/inverno e per la successiva emergenza Covid-19, i lavori sono rimasti sospesi fino allo scorso 13 maggio e conclusi la scorsa settimana. L’intervento ha permesso anche di creare un attraversamento in corrispondenza dell’intersezione tra il Rio della Tana e il suo affluente, per garantire il passaggio di mezzi agricoli. Attualmente l’argine è “nudo”, ma grazie alla biorete di rivestimento e alla semina di essenze specifiche, si potrà assistere in poche settimane al suo rinverdimento. Oltre a donare un aspetto gradevole, l’erba garantirà una maggiore resistenza al transito delle acque.

"Nell’esecuzione dell’intervento è stato tenuto conto anche dell’aspetto ambientale – ha sottolineato il presidente del Consorzio di Bonifica, Maurizio Ventavoli -, riutilizzando la maggior parte del terreno già presente in sito. Allo sbocco dell’affluente, la creazione di una scogliera in massi naturali realizzata con materiali ecocompatibili, evita il pericolo di innescare erosioni e fenomeni franosi, dando così maggiore resistenza e stabilità all’intervento".

Quello sul Rio della Tana è uno dei lavori che il Consorzio 4 Basso Valdarno segue per il Pit (Progetti Integrati Territoriali) Pianura pisana, dalla fascia costiera pedemontana al mare, approvato dalla Regione Toscana nel 2017 e che mira ad aumentare la resilienza del territorio affrontando il sistema complesso di regimazione delle acque della pianura pisana, il legame con il dissesto, la biodiversità, il paesaggio, con approccio organico, multidisciplinare e coordinato. I progetti seguiti dal Consorzio hanno un importo di circa 350mila euro, finanziati per la maggior parte dalla Regione Toscana e per 75mila euro dal Consorzio stesso. I lavori sono effettuati in parte in Gestione Diretta (con personale e mezzi del Consorzio) e in parte gestiti in appalto.

Il PIT prevede la realizzazione da parte del Consorzio di 10 progetti sul territorio, più una convenzione con l’Università di Pisa per l’analisi idraulico idrologico ambientale e tutela mediante applicazione di tecniche di ingegneria idraulica a basso impatto ambientale lungo l’asta del Fiume Morto e dei suoi affluenti principali.

Dei progetti oggetto del PIT due si trovano sul territorio del comune di Calci: lo scavo del Vallino dei Frati, realizzato durante l’inverno in Gestione Diretta per un importo di circa 20 mila euro, e la sistemazione dell’affluente in sinistra del Rio della Tana, realizzato in regime di appalto, per un importo di 105mila euro.

Nella foto di gruppo: il presidente Ventavoli e il sindaco Ghimenti con i tecnici e dipendenti del Consorzio, del Comune, Marco Ricci di Green Gea e gli assessori del Comune di Calci, Sandroni e Lupetti


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