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Politica sabato 21 maggio 2022 ore 18:00

Emergenza abitativa, via il regolamento Ceccardi

Il palazzo comunale di Cascina

Approvato dalla maggioranza il nuovo testo sui criteri per l'accesso agli alloggi popolari che annulla il precedente. Scontro Pd-Lega



CASCINA — Rivoluzione per l'emergenza abitativa a Cascina, dove il Consiglio comunale, con i voti della maggioranza, ha adottato un nuovo regolamento.

"Un regolamento che rende onore e giustizia all’emergenza abitativa - ha sottolineato Giulia Guainai, assessora alle Politiche abitative - un grande risultato per l’amministrazione, ottenuto grazie al voto compatto dei consiglieri e delle consigliere di maggioranza che, con trasporto e convinzione, hanno sostenuto e condiviso un decisivo cambio di rotta".

"Si tratta di un regolamento importante che vede la luce dopo un anno e mezzo dal nostro insediamento - ha aggiunto il sindaco Michelangelo Betti - questo perché la materia è delicata e l'abbiamo voluta approfondire bene. Quello che avevamo trovato era stato approvato in fretta e furia e in maniera ideologica dalla precedente amministrazione".

Il sindaco Michelangelo Betti

Il nuovo testo nasce da lontano ed era uno dei primi obiettivi messi in calendario dall’attuale giunta, per cambiare quello approvato durante la legislatura della allora sindaca Susanna Ceccardi. Tra i punti più contestati del vecchio regolamento adottato, per esempio, c’era il criterio premiante della storicità della residenza e quello che escludeva chi era residente a Cascina da meno di due anni.

"Cambiamenti necessari, poiché emergenza e storicità sono una contraddizione in termini - ha detto Guainai - stavolta, il regolamento non ha niente di ideologico, a meno che costituzionalità, uguaglianza, pari opportunità, rispetto e umanità non siano improvvisamente diventate ideologia".

Sul tema, sono stati respinti tutti gli emendamenti proposti dal gruppo consiliare della Lega. Che, attraverso la consigliera comunale e regionale Elena Meini, ha commentato la vicenda. "Eravamo convinti che ci dovessero essere dei criteri ben precisi e premianti per accedere agli alloggi - ha chiarito - e ora lo siamo, ancora di più, dopo l'improvvido stravolgimento. Dietro una solita forte connotazione ideologica, si sono voluti azzerare alcuni principi che l'allora sindaco Ceccardi aveva fortemente voluto e difeso".

La consigliera Elena Meini

"Utilizzando come scudo il termine emergenza, la sinistra giustifica un provvedimento che rispediamo al mittente. Addirittura, vantarsi di aver tolto la priorità ai cittadini cascinesi che hanno sempre pagato le tasse e adesso, vista la crisi, si trovano in grosse difficoltà, è davvero vergognoso - ha concluso - siamo, dunque, curiosi di vedere quali saranno i reali benefici di questo cambiamento".

L'eurodeputata Susanna Ceccardi

Più tardi, arrivano anche le parole di Ceccardi, attualmente eurodeputata a Bruxelles. "Con infantile spirito di rivalsa nei miei confronti, il Partito Democratico sta radendo al suolo i diritti dei cascinesi - ha commentato - le nuove regole per l'assegnazione degli alloggi in emergenza abitativa seguono la logica della propaganda ideologica e della discriminazione alla rovescia. Togliere il criterio dei due anni di residenza e la certificazione degli immobili posseduti all'estero come requisito necessario per l'accesso, è qualcosa di follemente sbagliato e ingiusto".

"Con i miglioramenti che avevamo adottato, i primi posti delle graduatorie di assegnazione erano occupati, giustamente, da italiani - ha continuato - invece, per il sindaco Betti e la sua giunta, animati unicamente dal desiderio di vendetta nei miei confronti, è normale che un cittadino che da sempre vive e lavora a Cascina, ma magari ha perso il lavoro ed è stato sfrattato, si veda superato da qualcuno di un'altra parte della Toscana, dell'Italia, o di qualunque parte del mondo. Persino gli immigrati che da anni risiedono nel territorio di Cascina e lavorano regolarmente sono penalizzati e discriminati dal nuovo regolamento".

"Altro che giustizia: ingiustizia è fatta - ha concluso - come Lega, a ogni livello, continueremo a batterci perché ovunque siano riconosciuti i diritti degli italiani, che si vedono sorpassare dagli extracomunitari nell'assegnazione delle case popolari".


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