Cronaca venerdì 18 febbraio 2022 ore 10:03
Una telecamera nascosta al posto dello spioncino

La denuncia di una persona che non gradiva essere videoripresa ha portato al sequestro dell'apparecchio su disposizione della procura
CASCINA — Un particolare spioncino da porta in grado di registrare immagini ed inoltrarle a distanza su dispositivi mobili. E' quanto sequestrato nei giorni scorsi, assieme ad altri dispositivi elettronici, dal Nucleo di polizia giudiziaria della Municipale cascinese, nell'eseguire a un decreto di perquisizione domiciliare e personale emesso dalla Procura della Repubblica.
"Il destinatario del provvedimento ha collaborato con il personale della Municipale - hanno fatto sapere dal Comando -, consegnando anche uno smartphone per consentire l’analisi delle immagini registrate. Tutto è scaturito dalla querela presentata da una persona che non gradiva essere videoripresa durante i suoi movimenti quotidiani".
"L'installazione di strumenti in grado di registrare immagini e/o audio della vita privata altrui nei luoghi di domicilio - è stato ricordato in proposito -, configura il reato di "interferenze illecite nella vita privata", fattispecie penale che è punibile con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Ogni qualvolta si decida di servirsi di impianti di videosorveglianza, più o meno complessi, che inquadrino al di fuori della proprietà privata, è bene informarsi sulle norme in vigore, anche consultando il sito del Garante della privacy. Tali impianti sono consentiti a patto che sia minimizzato il raggio di ripresa e che inquadri la porta di casa che si vuole proteggere".
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