Lavoro martedì 18 febbraio 2014 ore 10:30
Contrattazione sociale difficile, anche a Pisa
In crescita gli accordi stipulati con le Asl, bene la Toscana rispetto al resto d'Italia
PISA — Regge, rispetto alla media nazionale, la contrattazione sociale in Toscana. Almeno secondo il rapporto annuale redatto da Cgil Toscana, Spi Toscana, Fp Toscana e Ires Toscana.
Pur se crescenti, le difficoltà per i sindacati di mantenere rapporti di contrattazione sociale con gli enti pubblici risultano inferiori se si guarda a ciò che accade in Italia. La maggior parte degli accordi vede firmatari i Confederali, i segretari provinciali e le leghe dei pensionati. In crescita gli accordi stipulati con le Asl, in aumento del 9% rispetto al 2012, anche se l’accordo più diffuso resta quello comunale.
A Pisa sono 9 i comuni coperti, rispetto ai 15 del 2012 e manca un’intesa con il capoluogo di Provincia.
Al primo posto regionale con 32 accori siglati, la Provincia di Arezzo, anche se risente, come Pisa del mancato accordo con il comune capoluogo. A Firenze i comuni coperti sono 17.
Ben posizionata anche rispetto alla media regionale, Siena, dove non si è riscontrato un calo del numero degli accordi stipulati con i comuni, 22 come nel 2012, ma anche questa risente del mancato accordo con il capoluogo di Provincia.
Grosseto si ferma a quota 7, mentre nella provincia di Massa Carrara e Livorno ce ne sono solo 4, anche se quest’ultima si distingue per l’alta qualità delle intese raggiunte, così come Lucca, dove 14 sono gli accordi comunali.
A Prato 5 comuni su 7 hanno stipulato una contrattazione sociale, mentre Pistoia, dove non si registrano accordi siglati nel 2013, giunge all’apice del suo trend decrescente dal 2009, quando gli accordi siglati furono 14.
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