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Lavoro giovedì 21 luglio 2016 ore 09:00

Cresce l’export pisano: +3,4% nei primi tre mesi

Traina la meccanica, crescono pelli e motocicli. Tornano in positivo le calzature. Francia primo paese importatore da Pisa



PISA — Il rallentamento della domanda mondiale con cui si è aperto il 2016, ha portato a una leggera contrazione delle esportazioni italiane (-0,4%, nei primi tre mesi del 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015) e a un deciso rallentamento di quelle toscane (+0,9%).

In questo contesto spicca il dato della provincia di Pisa (+3,4%) la quale, grazie alla fase positiva della meccanica, all’accelerazione del cuoio, alla crescita dei cicli e motocicli ed al ritorno in positivo delle calzature e dei mobili ha mostrato una buona capacità di tenuta. Un dato che è quindi positivo, ma non pienamente soddisfacente perché il tasso di crescita dell’export pisano risulta quasi dimezzato rispetto a quello di fine 2015. Sul versante delle importazioni, dopo le pesanti contrazioni subite nella seconda metà del 2015, i primi tre mesi del 2016 segnano per Pisa un +0,2%, grazie alla domanda di prodotti meccanici. Questa, in sintesi, l’analisi dei dati Istat sulle esportazioni della provincia di Pisa diffusi dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Pisa.

Infatti, tra i settori di esportazione è la meccanica il comparto più dinamico. Le vendite oltreconfine di macchine di impiego generale(motori, pompe, rubinetti, valvole, apparecchiature fluodinamiche, ecc.), sono cresciute del 25% fino a sfiorare i 76 milioni di euro nei primi tre mesi del 2016, spiegando da sole i due terzi della crescita dell’export pisano. Ma non tutta la meccanica brilla: le altre macchine per impiego generale (forni, refrigeratori, macchine per sollevamento, ecc.) perdono ben 18 punti percentuali. Il cuoio, sempre primo settore per valore esportato, torna in territorio positivo grazie agli incrementi raggiunti in Europa e America, che controbilanciano la crisi delle vendite in Asia. Bene anche l’export di cicli e motocicli: un +6,9% ottenuto grazie al balzo delle vendite negli Usa e alla buona crescita nel mercato tedesco. Tornano a crescere, dopo oltre due anni, le calzature (+2,4%) grazie all’ottima performance nel mercato Usa. Forti incrementi anche per il vetro (+36,2%), così come per i mobili che tornano a crescere dopo un lungo periodo di difficoltà (+11,0%). Bene anche il farmaceutico (+57,7%) mentre stabili rimangono le vendite di vino (+0,1%).

Tra i diversi paesi è la Francia, con un incremento del 17,7%, a occupare il primo posto come paese di destinazione delle merci pisane.

I dati sull’export pisano, - commenta Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio di Pisa - se messi a confronto con quelli regionali e nazionali, raccontano di un’economia ancora in grado di farsi valere sui mercati internazionali nonostante il rallentamento della domanda. Tuttavia – prosegue Tamburini – siamo consapevoli dei rischi che sono dietro l’angolo: il rallentamento della domanda mondiale, la dipendenza da pochi settori così come gli effetti dell’uscita del Regno Unito dalla UE, che per noi è da sempre nella top-ten delle destinazioni."


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