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Cronaca domenica 13 luglio 2014 ore 12:35

"Le pubbliche amministrazioni alimentano l'abusivismo"

I fotografi professionisti e le altre categorie Cna chiedono più attenzione quando si commissionano lavori. E una serie di provvedimenti da fare subito



PISA — "Anche le pubbliche amministrazioni talvolta affidano a fotoclub o amatori la realizzazione di campagne per l’immagine dei propri enti. Ci sono fotografi improvvisati per le cerimonie: iniziative di enti pubblici, manifestazioni sportive, sagre paesane, cresime, comunioni, matrimoni e altro ancora".

Lo evidenzia il presidente dei fotografi professionisti di Cna Andrea Bruni che precisa: "Nessuno vuole attivare battaglie corporative, ma chi decide di misurarsi sul campo dovrebbe avere almeno l’onestà di rispettare le regole, quindi prendere una partita Iva e affrontare gli stessi costi dei fotografi professionisti iscritti alla Camera di Commercio".

Spiegando la campagna per la legalità a difesa dei fotografi professionisti, ma sostenuta dai professionisti di altri settori, Bruni precisa: "Vogliamo portare a conoscenza che gli operatori del comparto Comunicazione vivono una situazione di oggettiva difficoltà di mercato: sono molte le attività costrette a cessare e chiudere i battenti aziendali. La crisi è stringente ormai da alcuni anni, il lavoro diminuisce e gli incassi sono fortemente ridimensionati.

Questa iniziativa nasce dalla constatazione che i fotografi irregolari equivalgono per numero a quelli professionali. Il fenomeno del lavoro nero nel settore fotografico è molto diffuso. Ci sono troppe forme di lavoro abusivo svolto da persone che a vario titolo operano in maniera non regolare e senza nessuna partita Iva. 

Il momento è particolarmente difficile e l’opera degli abusivi crea danno sia ai professionisti, ma anche all’erario in quanto evadono il fisco. Il sommerso talvolta è determinato o agevolato, troppo spesso il problema è stato sottovalutato ma oggi questa situazione non è più tollerabile ed è per questo che la Cna sta lanciando una campagna per la legalità".

"Bisogna però che ognuno faccia la propria parte: da un lato occorre che le istituzioni e gli organi di vigilanza facciano maggiori controlli su questo fenomeno, alla Polizia municipale, Asl, Nas, Guardia di Finanza chiediamo di impegnarsi per colpire in maniera forte l’abusivismo, ma occorre anche un impegno per creare sinergie comuni per combattere l’illegalità e creare nuove opportunità di occupazione.

I fotografi professionisti offrono non solo un prodotto, ma soprattutto competenze di qualità e professionalità. Noi deteniamo nei nostri archivi l’importante valore della 'memoria', un patrimonio che rappresenta un valore anche dal punto di vista del business". 

Secondo i fotografi, "qualcosa si può fare da subito, intanto basta applicare le regole attuali e affidare i servizi commissionati dalla pubblica amministrazione solo a fotografi professionisti iscritti alla Camera di commercio e in possesso della partita Iva. Inoltre nelle cerimonie di matrimonio che si svolgono nei locali del Comune, o in altro tipo di manifestazione in cui è coinvolta la pubblica amministrazione, ma anche nelle cerimonie religiose, è sufficiente che preventivamente venga dichiarato il nominativo del fotografo autorizzato al servizio fotografico, che dovrà essere necessariamente un professionista abilitato ed in regola. Questo dovrebbe essere una prassi normale, in quanto, in base alle normative di pubblica sicurezza le sedi della pubblica amministrazione sono obiettivi sensibili , non solo nei locali interni ma anche in prossimità di essi, per cui chiedere anticipatamente il nominativo di chi effettua foto e video, rientra in questa fattispecie. I fotografi professionisti chiedono semplicemente che si rispettino le regole e le leggi e che ci sia un maggior controllo da parte della pubblica amministrazione".


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