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Attualità mercoledì 11 giugno 2025 ore 17:00
Sette progetti contro la povertà educativa

La Fondazione Pisa mette in campo 500mila euro per attività educative per i bimbi da 6 a 13 anni, a Pisa, San Giuliano Terme, Vecchiano e Cascina.
PISA — Sette progetti di contrasto alla povertà educativa, pensati per coinvolgere i bambini e le bambine dai 6 ai 13 anni del territorio, sono in partenza nei prossimi giorni a conclusione dell’anno scolastico. I progetti sono stati presentati dalla Fondazione Pisa, che ha stanziato 500mila euro per vederne la realizzazione, coinvolgendo più territori e realtà associative.
Si tratta dei progetti ‘'Filigrane'’, di cui è capofila l’associazione Casa della Città Leopolda, ‘'TuttinCampo, nessuno escluso'’ di cui sono capofila Acli provinciali di Pisa e Lucca, ‘'Sinapsi'’ di cui sono capofila Arci Pisa e Alta Val di Cecina, "Orizzonti aperti" di cui è capofila Legambiente Pisa, "Coltivare futuri" di cui è capofila Mangwana, "Riva" di cui è referente la Pubblica Assistenza Pisa e "Raccontare il futuro" di cui è referente Cineclub Arsenale di Pisa.
La Fondazione Pisa ha attuato nei mesi scorsi un percorso di selezione dei progetti indicati, che realizzeranno attività educative rivolte ai bambini e alle bambine che frequentano le scuole primarie e secondarie di primo grado, dei Comuni di Pisa, San Giuliano Terme, Vecchiano e Cascina. Da tempo, su scala nazionale e a vari livelli, è stata posta all’ordine del giorno la questione della cosiddetta povertà educativa, che Save The Children definisce come “…la privazione, per i bambini e gli adolescenti, dell’opportunità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”.
“Su questa tematica abbiamo registrato che sicuramente nel nostro territorio di riferimento c’era ancora molto da fare. Analizzando gli ultimi i report sulla povertà in Toscana, non da ultimo l’indagine che l’Istituto di management della Scuola Sant’Anna ha redatto nel 2023 su nostro incarico, per conoscere gli effetti della crisi post Covid e che ha consentito di rilevare il fenomeno, emerge – ha spiegato Stefano Del Corso, presidente della Fondazione Pisa - come sia proprio questa forma di povertà ad avere un rilievo particolare anche nelle nostre zone. Così, trascurare di sostenere un intervento in questo ambito non appariva coerente con la nostra missione istituzionale: infatti, crescere e vivere in un ambiente ricco di stimoli è condizione per lo sviluppo delle capacità di apprendimento e adattamento di ogni essere umano”.
La Fondazione Pisa ha attivato una fase esplorativa, convocando numerose associazioni del territorio che hanno risposto molto positivamente e partecipato a molteplici incontri, nei quali l’invito è stato a lavorare il più possibile insieme per l’elaborazione di progetti di ampio respiro che stimolassero i bambini nei grandi ambiti del “conoscere”, del “saper fare”, del “saper stare con gli altri” e dell’ “esplorare il territorio”, oltreché, ovviamente nel supporto scolastico per fare i compiti assegnati a scuola.
I sette progetti selezionati sono espressione ciascuno di una rete di enti e associazioni, oltre 80 complessivamente, che propongono varie e diverse attività e laboratori. Alcune di queste sono in partenza in questi giorni in cui la scuola è terminata, altri partiranno con l’avvio del prossimo anno scolastico.
“Nella convinzione che la scuola sia un soggetto chiave nell’individuazione e nella motivazione dei bambini nel partecipare. Nelle scorse settimane abbiamo anche incontrato i dirigenti scolastici del territorio, chiedendo la loro disponibilità a collaborare, ed ottenendone un sostanziale riscontro positivo”, ha concluso Del Corso.
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