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Cronaca domenica 05 ottobre 2014 ore 14:15

​“I risparmi non si fanno a danno della sicurezza”

Filt Cgil denuncia la condizione del servizio scuolabus in tutta la provincia: “Le scelte sbagliate colpiscono i lavoratori e gli utenti”



PISA — Estremo disagio per i lavoratori, ma anche per gli utenti, a danno della sicurezza. Questo il grigio quadro del servizio scuolabus dipinto dalla Filt Cgil Pisa che denuncia appunto la situazione del trasporto scolastico in cui versa tutta la provincia.

Causa principale dello scadente servizio, secondo il sindacato, sarebbe il fatto che le amministrazioni comunali si affidano a società che nel partecipare alla gara per l’assegnazione del servizio praticano ribassi che arriverebbero fino al 7,5 per cento. “È logico – commentano da Filt – che se si vuol affidare un servizio a prezzi poco remunerativi per le aziende e al quale poi si applicano ribassi così forti, questi ribassi verranno scaricati sui lavoratori”.

In particolare, la Cgil si riferisce alle ultime gare bandite sul territorio provinciale dopo il fallimento della società che effettuava prima il servizio scuolabus: “Il fallimento della società Falaschi ha causato molti problemi, in primis di carattere economico nei confronti dei lavoratori, tanto che molti di loro hanno perso già diversi soldi, oltre al posto di lavoro, tutto ciò ha causato anche un forte peggioramento del servizio”. Ma almeno, secondo il sindacato, la Falaschi applicava un contratto idoneo alle prestazioni lavorative ed erogava la giusta paga oraria ai lavoratori, mentre adesso in alcune realtà comunali a causa dello spacchettamento del servizio colleghi della stessa azienda riceverebbero trattamenti diversi l’uno dall’altro. “Questo – denuncia Filt – porta minor qualità di servizio e minor retribuzione, che poi inciderà negativamente su tutta la vita lavorativa degli autisti, tanto che in alcuni casi ai lavoratori converrebbe di più stare in disoccupazione che andare a lavorare per non vedersi, al termine del contratto a tempo determinato, decurtare la stessa indennità di disoccupazione”.

Altro tasto dolente poi, secondo il sindacato, sono le condizioni dei mezzi usati “obsoleti, con gomme finite, tagliandi assicurativi fotocopiati e di dimensioni tali da non poter effettuare il servizio in condizioni di sicurezza”.

Non solo nero però. Per la Filt, ci sarebbero anche situazioni positive, come ad esempio la società Amicobus compartecipata dal Comune di Cascina che applicherebbe il corretto contratto collettivo di riferimento, cioè quello del Ccnl di autonoleggio, utilizzerebbe per il servizio mezzi nuovi, avrebbe un efficiente piano di trasporti. “Questo è l’eccellenza della Toscana – commentano dal sindacato – questo è il risultato che è possibile ottenere operando con raziocinio e utilizzando il know-how che una pubblica amministrazione seria e capace di coniugare sicurezza ed efficienza, che rendono soddisfatti i lavoratori e gli utenti”.


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