Attualità venerdì 20 marzo 2015 ore 09:23
Il Tar respinge il ricorso dei bancarellai
Le reazioni nel mondo della politica e dell'associazionismo. Latrofa: "Senza il Piano del commercio subito il ritorno in piazza dei Miracoli”
PISA — Ieri il Tar ha deliberato sulla vicenda dei bancarellai respingendo il ricorso dei commercianti, contrari al loro trasferimento al di fuori del Duomo, ma il consigliere del Nuovo centrodestra Raffaele Latrofa interviene: “La sentenza ribadisce però in più punti che la futura destinazione dovrà essere stabilita nel Piano del Commercio del Comune di Pisa. Visto che ad oggi il medesimo Piano del Commercio è inattuabile poiché prevede lo spostamento dei bancarellai nella caserma Bechi Luserna sull’Aurelia che non è attualmente nella disponibilità del Comune, e visto che anche la sentenza di ieri del Tar ribadisce la temporaneità dello spostamento imposto ai bancarellai, penso allora che l’unica soluzione ad oggi attuabile sia quella del ritorno in piazza Dei Miracoli non appena saranno finiti i lavori di restauro del Museo delle Sinopie. Chiedo allora – ha concluso Latrofa - al Sindaco Filippeschi che la soluzione della vicenda sia urgentemente messa all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale”.
Grande, sotto questo aspetto, la soddisfazione delle associazioni di categoria. A commentare la sentenza sono Elisabetta Ficeli, vicedirettore di Confcommercio Pisa e Giulio Garzella, vicedirettore di Confesercenti: “Questo pronunciamento lo consideriamo una limpida vittoria, anche se formalmente il ricorso degli operatori è stato respinto. Ma le motivazioni addotte dal Tar, sono di una tale, cristallina chiarezza in merito alla indiscutibile e immodificabile temporaneità del trasferimento, da spazzare via ogni incertezza o subdolo tentativo di impedire un prossimo rientro delle bancarelle all'interno della piazza”.
A commentare la sentenza anche l'assessore al commercio Andrea Ferrante: "Una decisione che conferma l’assoluta correttezza e legittimità dei procedimenti seguiti dal Comune nel consentire i lavori di restauro e messa in sicurezza del Vecchio Spedale, con il necessario spostamento delle bancarelle per l’effettuazione dei lavori. L’iniziativa infondata degli operatori e dei loro rappresentanti ha solo servito a rimandare l’apertura del cantiere. Il TAR dà torto ai ricorrenti su ogni aspetto e la condanna al risarcimento delle spese di giudizio a favore di tutti i soggetti interessati, Comune, Ministero dei Beni Culturali, Azienda Ospedaliera Universitaria, Opera della Primaziale Pisana e Fondazione Comel, dice tutto. Per il resto, alla luce della nuova legge Franceschini, il Ministero dei Beni Culturali ha già comunicato i suoi pronunciamenti dei quali il Comune e ogni soggetto interessato dovrà tenere debito conto”.
Dal canto suo, il consigliere di Forza Italia -Pdl Giovanni Garzella ha presentato un question time: "Subito un tavolo di concertazione. Questo tavolo deve arrivare ad un protocollo d'intesa tra amministrazione ed operatori dopodiché un confronto serrato con la Soprintendenza che nel rispetto delle norme e dell'equità di comportamenti sottoscriva i passaggi provvisori e quello definitivo della soluzione che l'amministrazione e gli imprenditori concorderanno. Per questo chiedo con urgenza quando e come l'asmministrazione comunale istituirà un tavolo con gli operatori per stilare un cronoprogramma che tuteli gli interessi di tutti i soggetti interessati"
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