Politica sabato 13 marzo 2021 ore 08:27
Letta segretario, svolta anche per il Pd pisano?
Il partito provinciale è commissariato da un anno, l'unione comunale pisana ha il segretario autosospeso. Chi sono i "lettiani" pisani
PISA — Enrico Letta si appresta a diventare segretario nazionale del Pd tentando di ricucire le varie anime del partito. Una strada che il 55enne pisano ( studi al liceo classico "Galilei" e giovanissimo consigliere comunale a Palazzo Gambacorti ) vuole percorrere, come ha ribadito ieri sera parlando alla trasmissione "Propaganda live", aprendo la porta a tante persone, coinvolgendo i giovani e ridando al partito una centralità progressista e riformista.
Non si aspetta l'unanimità e non vuole "Vivacchiare". Messaggi chiari per un partito che anche a Pisa ha mostrato tensione e divisioni, tanto che da un anno manca un segretario provinciale e la gestione è affidata ad un commissariamento, quello della senatrice napoletana Valeria Valente. Tensioni e divisioni tra "Zingarettiani" e "Post renziani" che hanno portato anche all'autosospensione del segretario dell'Unione comunale pisana Ranieri Del Torto.
L'arrivo di Letta riuscirà a dare una scossa? Forse proprio i "Lettiani" pisani potrebbero giocare un ruolo. Ma chi sono esattamente gli esponenti politici locali vicini all'ex presidente del Consiglio che torna in Italia dopo l'esperienza universitaria francese? In primo piano c'è il consigliere regionale Andrea Pieroni. Ultimo presidente della provincia di Pisa e già al secondo mandato a Firenze è un "Lettiano" di ferro, succeduto sulla scranno del Consiglio a un altro "Lettiano doc", Pierpaolo Tognocchi. Lo stesso Tognocchi, già caposegreteria di Letta quando, da giovanissimo, ricoprì l'incarico di ministro per il commercio con l'estero, potrebbe tornare in pista con un ruolo di riferimento sul territorio locale.
Accanto a Tognocchi e Pieroni ci sono diversi sindaci della stessa area afferente al futuro segretario nazionale del Pd: Gabriele Toti, primo cittadino di Castelfranco, Thomas D'Addona, sindaco di Crespina - Lorenzana, Marco Gherardini, sindaco di Palaia e Giacomo Santi, primo cittadino di Volterra. Un giovane che si è fatto notare ed è al primo mandato amministrativo è Valerio Martinelli, assessore comunale a Montopoli.
Un nome tra questi potrebbe uscire sulla ruota del Pd locale? In ambito più pisano potrebbero tornare in auge due figure molto vicine al segretario Pd in pectore. La prima è Maria Chiara Carrozza, docente della scuola Sant'Anna e già ministro del governo Letta, la seconda è Ylenia Zambito, ex assessore all'urbanistica e già candidata alla Camera dei Deputati.
Intanto gli esponenti di primo piano del Pd pisano hanno salutato il ritorno di Letta con soddisfazione. "Anche da Toscana e da Pisana sono felice che Letta metta il suo spessore umano e politico a servizio del partito, con una autorevolezza nazionale e internazionale che può essere decisiva sia nei rapporti con il governo, sia nel contesto europeo", ha detto l'assessore regionale Alessandra Nardini.
"Letta dovrà ricostruire l'unità del partito, dettare un'agenda riformista e risollevare il Pd sostenendo l'agenda Draghi, che in quanto europeista, atlantica e progressista è agenda del Pd. Sono certo che assieme sapremo trovare luogo e momento per definire qual è l’identità e la funzione del Partito Democratico di fronte ai cambiamenti che hanno sconvolto le nostre vite", il pensiero del presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo.
"Ringraziamo Enrico Letta per essersi messo a disposizione del partito e di tutta la comunità democratica. siamo certi che saprà rappresentare al meglio anche i valori della nostra regione, terra di buon governo democratico e pluralismo delle culture", il messaggio condiviso dai deputati dem toscani, tra cui il pisano Stefano Ceccanti.
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