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Attualità giovedì 07 settembre 2023 ore 19:00

Accordo sulla base, tutte le voci contrarie

L'area del Cisam

Potere al Popolo!, Movimento No Base e Comitato per la Difesa di Coltano: contrarietà e dubbi sul progetto della base diffusa tra Pisa e Pontedera



PISA — L'ipotesi della base militare diffusa, che nel tavolo interistituzionale di ieri, mercoledì 6 Settembre e che è stata condivisa tanto dall'amministrazione comunale, quanto dal presidente Eugenio Giani, ha ricevuto un'accoglienza piuttosto polemica da parte di chi, già in passato, avversava il progetto. 

Oltre al consigliere comunale d'opposizione Ciccio Auletta, che ha chiesto di rendere pubblico il piano, si sono espresse anche altre realtà da sempre attive affinché il progetto non atterrasse a Pisa. E tutte hanno rilanciato l'appello per la manifestazione del 21 Ottobre, che si terrà proprio in città.

"Il Governo torna alla carica sulla nuova base a Pisa, cogliendo al balzo l’assist di Bani, uomo del Partito Democratico e presidente dell’Ente parco - hanno scritto da Potere al Popolo! - questi, da oltre un anno, propone l’area del Cisam, interna al Parco di San Rossore. Chi fino a questo momento ha creduto che la difesa del territorio potesse essere rappresentata dal centrosinistra, ha avuto l’ennesima dimostrazione di quanto sulla guerra e i sacrifici imposti ai territori da militarizzare non esista differenza alcuna di vedute tra democratici e fascisti".

A ruota, anche il Movimento No Base né a Coltano né altrove ha attaccato la scelta fatta al tavolo interistituzionale. "Le istituzioni locali, dal Comune alla Regione, passando per il presidente del Parco, firmano a braccetto con i vertici militari dell’esercito la svendita del territorio per una nuova inutile e dannosa infrastruttura militare - hanno scritto - non accetteremo nessuna logica di compensazione da chi vuole devastare un’area che va dal Comune di Pontedera fino a San Piero a Grado per alimentare la logica di guerra".

Contro il progetto, inoltre, il Movimento ha lanciato anche un'assemblea pubblica per giovedì 14 Settembre alle 17,30, presso la piazza esterna del centro espositivo San Michele degli Scalzi.

"La lotta contro la costruzione di una nuova base militare sul nostro territorio, che sia diffusa o concentrata in un unico luogo, passa anche dalla necessità di un radicale cambio di paradigma nelle politiche del governo e delle istituzioni locali, che devono rinunciare allo sfruttamento del territorio e delle sue risorse - hanno concluso - al contrario, va rilanciato un piano di difesa e valorizzazione del patrimonio naturale a partire proprio dal Parco Naturale di San Rossore".

Infine, anche il Comitato permanente per la Difesa di Coltano ha chiesto chiarimenti sul progetto, lanciando alcuni interrogativi. "Se si tratta di una base diffusa è previsto il riuso delle caserme inutilizzate, come la Bechi Luserna e la Gamerra? - hanno chiesto - Che cosa verrà di preciso costruito nel Cisam, che, ricordiamo, è dentro il Parco? Abitazioni o strutture militari? E perché si parla della piantumazione 10mila nuovi alberi, dal momento che si tratta di un’area oltremodo boscosa? Si parla infine di una rigenerazione urbana degli edifici storici di Coltano, ma è bene ricordare che su di essi insiste un vincolo storico-artistico del Ministero dei Beni Culturali e che, al momento, hanno una destinazione d’uso museale".


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