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Cronaca lunedì 03 maggio 2021 ore 17:30

Aeroporto, i terreni contaminati saranno rimossi

Lo ha reso noto Gaetano Licitra, direttore del dipartimento Arpat di Pisa, ascoltato sulla indagine Keu dalla prima commissione consiliare permanente



PISA — L'apparecchiatura all'aeroporto militare di Pisa realizzata su terreni contaminati - scoperti attraverso indagini di Arpat in seno a quella che poi è divenuta l'inchiesta Keu della Dda di Firenze - sarà presto smantellata, così da procedere alla rimozione e al corretto smaltimento dei terreni stessi, per poi essere riassemblata. A renderlo noto è stato il direttore del dipartimento Arpat di Pisa, Gaetano Licitra, ascoltato dalla prima commissione consiliare permanente su richiesta di Francesco Auletta (Diritti in Comune).

"Arpat ha seguito con particolare impegno il procedimento relativo alle indagini preliminari avviate, pre-rimozione, presso l'aeroporto di Pisa, su segnalazione della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Firenze - ha informato Licitra -. Il sottofondo del piano di riflessione (guida planata) era stato realizzato col materiale di Lerose, contenente Keu, che all'esito di un campionamento effettuato in contraddittorio con Arpat nel Novembre 2020, aveva evidenziato che il materiale riciclato utilizzato per il sottofondo della struttura rappresentava una potenziale fonte di contaminazione, in quanto presentava nell'eluato elevate concentrazioni di cromo totale, cromo VI e solfati, superiori alle Csc (Concentrazioni Soglia di Contaminazione) per le acque sotterranee".

Licitra ha quindi puntualizzato che il Keu, derivante dalla depurazione dei fanghi conciari in Aquarno, viene regolarmente utilizzato nell'edilizia come prodotto "end of waste". In questo caso, però, il Keu commercializzato non avrebbe avuto le caratteristiche richieste e, dunque, secondo gli inquirenti era ancora da classificare come rifiuto

In occasione della rimozione del terreno contaminato, Arpat effettuerà una caratterizzazione analitica delle eventuali acque meteoriche sul fondo di scavo. A Febbraio 2021 il colonnello Giovanni Resta - capo della 2° divisione del I Reparto del Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti, Direzione Informatica, Telematica e Tecnologie Avanzate (Teledife) -, ha incaricato la Thales Italia srl di dare esecuzione al piano di rimozione dei materiali.

Diversa, invece, la situazione per l'altro cantiere pisano coinvolto nell'inchiesta Keu, quello dell'ex Vacis. In questo caso Arpat ha chiesto all'azienda edile responsabile del cantiere di fornire tutta la documentazione relativa all'acquisto dei terreni, con particolare riferimento a quelli commercializzati dalla ditta Lerose, e ai luoghi esatti dei loro eventuali utilizzi, per procedere con i campionamenti che si riterranno necessari. Licitra ha spiegato che, al momento, dai dati in possesso di Arpat non sono emerse anomalie e che gli ulteriori approfondimenti sono stati disposti in via precauzionale.


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