Cronaca martedì 16 settembre 2025 ore 13:58
Aggressione al Polo Piagge, è bufera

Azione universitaria ed esponenti politici pisani esprimoni solidarietà al professor Casella, condanna unanime per la presunta violenza dei collettivi
PISA — Dura presa di posizione di Azione Universitaria dopo l’episodio avvenuto questa mattina al Polo Piagge, dove un gruppo di collettivi ha fatto irruzione in un’aula interrompendo una lezione e aggredendo, stando a quanto scrive l'associazione ed esponenti politici, il professor Casella.
"Quello accaduto questa mattina al Polo Piagge è un fatto di estrema gravità: un gruppo di facinorosi dei collettivi di sinistra ha fatto irruzione in un’aula, interrompendo una lezione e aggredendo il professor Casella. Un atto vergognoso, violento, intimidatorio, che calpesta i diritti degli studenti e trasforma l’Università in un campo di battaglia" hanno detto Matteo Becherini, Christian Nannipieri e Matteo Latrofa di Azione Universitaria Pisa.
Il movimento studentesco ha ribadito la propria vicinanza al docente. "Esprimiamo la nostra totale solidarietà al professor Casella, vittima di questo vile attacco, e condanniamo senza appello i metodi mafiosi dei collettivi: incapaci di confrontarsi con le idee, cercano di imporre le loro posizioni con la prepotenza e la violenza. Questa non è politica: è criminalità, e come tale ci aspettiamo che venga perseguita."
Nella nota viene sottolineata anche la posizione sull’attualità internazionale. "Siamo contrari alle scelte del governo israeliano sugli insediamenti in Cisgiordania e sugli attacchi ai civili palestinesi e contro la stampa. Ma nessuna causa può trasformarsi nel pretesto per aggredire, interrompere lezioni e impedire agli studenti di studiare. La violenza non sarà mai una forma di lotta politica."
Il richiamo si concentra anche sugli aspetti legali. "Questi episodi non sono bravate: sono reati. L’articolo 340 del codice penale parla chiaro: interruzione di pubblico servizio. Ci aspettiamo che i responsabili vengano individuati e puniti severamente, senza sconti e senza giustificazioni."
Infine, l’appello rivolto agli stessi collettivi, "Se i collettivi vogliono aiutare la popolazione di Gaza, lo facciano con i fatti e non a parole: attraverso i canali umanitari. L’Università non è un luogo per delinquenti mascherati da studenti. O si rispettano le regole, o si paga fino in fondo per le proprie azioni."
Anche Angelo Ciavarrella, candidato della Lega alle prossime elezioni regionali come consigliere regionale e attuale consigliere comunale, ha commentato l'accaduto, "Gli episodi di violenza non sono tollerati qualsiasi firma portino. Certo è che ultimamente le occupazioni e le violenze portano sempre la firma di gruppi e collettivi collegati alla sinistra. Il paradosso è che quelli che occupano i binari dei treni costringendo centinaia di persone a subire notevoli ritardi e quelli che nei giorni scorsi hanno occupato il Polo Piagge e poi stamani hanno aggredito un professore colpevole di tenere una lezione sono gli stessi che chiedono la pace per Gaza, inneggiando però ad Hamas. Spiace constatare che a pochi giorni dal vile omicidio di Charlie Kirk negli Stati Uniti stiamo assistendo anche nella nostra città a fenomeni di crescente intemperanza verso chi non si adegua al pensiero unico. Chissà se gli esponenti della sinistra pisana che tanto si sono indignati per il coro di qualche ultras romanista sotto la torre taceranno anche questa volta come già hanno taciuto in occasione dell’occupazione dei binari della stazione di Pisa. Giunti a questo punto, è necessario che oltre ai provvedimenti di natura penale che verranno adottati dall’autorità giudiziaria anche l’Università prenda una posizione chiara e netta contro i protagonisti di questa brutta vicenda allontanandoli dall’Ateneo. L’università infatti deve rimanere uno spazio di libertà d’idee in cui il dissenso può essere espresso senza però minacciare i diritti altrui come è avvenuto in questo caso. Chi si dichiara contro la guerra dovrebbe per primo disinnescare la retorica bellica nel linguaggio e nei gesti. La violenza non è un gioco e quanto accaduto stamani non può e non deve essere archiviato come una bravata ma stigmatizzato in maniera decisa e puntuale a tutti i livelli della politica prima che sia troppo tardi".
Sulla vicenda sono intervenuti anche i consiglieri comunali pisani Elena Del Rosso e Maurizio Nerini, candidati alle regionali con Fratelli d’Italia. "Quanto accaduto stamani al Polo Piagge è inaccettabile. Un docente aggredito, una lezione interrotta con la forza, studenti intimiditi. Serve una risposta ferma."
Del Rosso e Nerini hanno ricostruito l’accaduto, "Nell’aula A0 un gruppo di manifestanti ha fatto irruzione durante la lezione del professor Rino Casella, docente di Diritto pubblico comparato. I presenti hanno riferito che gli attivisti hanno intimato agli studenti di abbandonare l’aula. Qualcuno ha cercato di opporsi ma è stato costretto a uscire. Sono stati gettati a terra l’interfono e un libro del professore, e si parla anche di contatti fisici nei confronti del docente, che ha cercato comunque di proseguire la sua lezione. Il tutto tra urla e slogan di Hamas come ‘Dal fiume al mare’, in vista dello sciopero generale annunciato per il 22 settembre."
"Solidarizziamo con il professor Casella e con gli studenti che intendevano rimanere alla sua lezione – hanno detto Del Rosso e Nerini – e chiediamo che l’Università di Pisa e le autorità competenti facciano chiarezza. La violenza non è mai ammissibile, nemmeno quando si pensa di avere una giusta causa. L’università deve restare un luogo libero, sicuro e pluralista. Chi impone il silenzio con la forza non lotta per la libertà, la calpesta.
Anche il movimento universitario "Studenti per le libertà" di Pisa ha commentato con una nota, "Questa mattina, al Polo Piagge dell’Università di Pisa, un gruppo di collettivi di sinistra ha interrotto una lezione, occupato l’aula e aggredito un docente. Si tratta di un episodio gravissimo, che viola il diritto allo studio, mette a rischio la sicurezza di studenti e docenti e mina la libertà accademica, principio fondamentale di ogni università. Studenti Per le Libertà – Pisa condanna con fermezza ogni forma di violenza e intimidazione e invita le autorità competenti a intervenire immediatamente per ristabilire ordine e sicurezza nelle aule. Non resteremo a guardare: agiremo attivamente affinché questo clima di aggressioni e intimidazioni cambi. Difenderemo con determinazione il diritto allo studio, la libertà accademica e la sicurezza di chi sceglie l’Università come luogo di crescita e confronto. Chi confonde la violenza con l’attivismo ha sbagliato posto: l’Università non è un campo di battaglia, ma un luogo di educazione, rispetto e libertà per tutti".
Tra le reazioni infine anche Forza Italia Giovani, "Forza Italia Giovani esprime la propria piena e convinta solidarietà al professor Casella, vittima questa mattina di una inaccettabile aggressione durante lo svolgimento della sua lezione. L’interruzione violenta dell’attività didattica da parte dei collettivi non rappresenta soltanto un atto di intolleranza politica, ma costituisce altresì una grave lesione del diritto costituzionalmente garantito allo studio e della libertà di insegnamento. Condanniamo con fermezza tali comportamenti, che si pongono in aperto contrasto con i principi fondamentali del nostro ordinamento democratico e che rivelano una pericolosa deriva antidemocratica da parte di chi, incapace di sostenere un confronto civile e pluralista, ricorre alla forza e alla sopraffazione. Forza Italia Giovani ribadisce che l’università deve restare un luogo di formazione, confronto e libertà, in cui studenti e docenti possano esercitare i propri diritti senza minacce né intimidazioni. Chiediamo pertanto che le autorità competenti accertino con celerità le responsabilità e adottino i provvedimenti opportuni affinché simili episodi non abbiano a ripetersi".
Michele Bufalino
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