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Attualità mercoledì 29 novembre 2023 ore 12:20

"Al Galilei sempre meno compagnie e voli"

Irene Galletti (M5S) raccoglie la preoccupazione dei sindacati. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta: "Pisa soffre un inaspettato arretramento"



PISA — "La stagione invernale che ormai va verso il periodo Natalizio, per l'aeroporto Galilei di Pisa è nel segno della diminuzione dei voli e delle prospettive lavorative". E' l'allarme lanciato dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta che, per mezzo di una nota congiunta delle rispettive segreterie provinciali, esprimono preoccupazione.

"In forte controtendenza con l'andamento del settore aereo e di molti aeroporti italiani tra cui Firenze - scrivono i sindacati- su Pisa si prevede un livello di traffico inferiore alle stagione invernale del 2022. I recenti confronti con la società di Toscana Aeroporti Handling sono stati caratterizzati dalla pessimistica prudenza produttiva e, di fatto, hanno lasciato a casa diversi part time verticali e gli stagionali che hanno operato nel periodo estivo. Negli anni passati una parte più consistente di questi lavoratori era comunque stata richiamata a lavorare".

I sindacati entrano ancora di più nel dettaglio. "L'aeroporto di Pisa - scrivono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta - è sempre più low cost e ormai praticamente senza compagnie aeree di linea (Iata) che garantiscono i transiti con i maggiori hub europei e, di conseguenza, con i maggiori aeroporti degli altri continenti. Infatti, le compagnie di linea effettuano i transiti che permettono di combinare voli collegati con la garanzia dei successivi imbarchi di bagagli senza dover rifare i check-in, e con la previsione di protezioni e assistenze in caso di imprevisti. Chiaro che per viaggi con più scali (cioè quasi tutti gli intercontinentali) avere questa tipologia di compagnie favorisce l'arrivo e la partenze nello scalo, l'alimentazione dei flussi dei viaggiatori, ed anche un certo tipo di viaggiatori (bussiness e lunga distanza)". 

C'è poi la questione del Masterplan con "I lavori di potenziamento, promessi da quasi 10 anni e che - scrivono i sindacati - non si sono ancora realizzati" e delle aziende di handling dove Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta rilevano "La costante penuria di mezzi come cobus per portare i passeggeri dai gate agli aerei, mancanza e obsolescenza di mezzi per effettuare le operazioni di carico e scarico degli aeromobili e anche criticità negli strumenti di lavoro come radiotrasmittenti per le comunicazioni sulle piste".

"Riteniamo  - aggiungono i sindacati - che il sistema aeroportuale toscano debba sostenere lo sviluppo armonico di entrambi gli scali, oggi questo sviluppo riguarda, di fatto, solo Firenze mentre Pisa soffre un inaspettato arretramento".

Preoccupazioni, quelle dei sindacati, raccolte dalla presidente del Gruppo Movimento 5 stelle Toscana, Irene Galletti. Per Galletti “Solo con l’alta velocità Pisa e Firenze potranno costituire realmente un polo unico, non in competizione".

"Il declino delle performance dell'aeroporto Galileo Galilei di Pisa - aggiunge Galletti- è reso evidente dai numeri, ed era stato previsto da molti di noi quando nel 2014 si sancì la fusione e passaggio di maggioranza dal pubblico al privato: una scelta profondamente voluta dalla maggioranza in Regione ed esiziale per le sorti dello scalo, che nei proclami sarebbe rimasto la porta d'ingresso della Toscana. Al netto di quanto propagandato infatti, risorse e sforzi sono concentrati per l'espansione di Firenze, trascurando il potenziale e l'importanza strategica dell'aeroporto di Pisa. Il risultato è evidente: Pisa sta perdendo le sue rotte internazionali e la sua rilevanza nel panorama aeroportuale. I sindacati stanno giustamente lanciando l'allarme, evidenziando come il Galilei sia stato progressivamente abbandonato non solo dalle compagnie di linea (Iata) ma anche da quelle low-cost, e come sia incapace di competere con gli aeroporti più dinamici. Inoltre, con la perdite delle compagnie di linea non si perdono solo importanti connessioni con il sistema aeroportuale internazionale, si perde anche la professionalità e le competenze del personale aeroportuale in servizio a Pisa, creando un circolo vizioso che danneggia irrimediabilmente lo scalo del Galilei".

"È urgente  - prosegue la consigliera pentastellata- che l'amministrazione regionale riconosca l'importanza dell'aeroporto Galilei e investa nelle infrastrutture e nelle connessioni necessarie per riportare l'aeroporto al suo giusto ruolo strategico. Poteva già esserlo senza quell’assurda operazione che ha portato alla costruzione del Pisa Mover, una struttura che ha ridotto l’intermodalità di uno scalo che era già perfettamente connesso con la rete ferroviaria nazionale. C’è anche la questione dell’alta velocità tra Pisa e Firenze: da mesi giace nei cassetti un atto regionale per finanziare il masterplan necessario a progettare l’opera e che metterebbe davvero a sistema i due scali toscani, permettendo a Pisa di recuperare un po' della perduta centralità".

"Pisa  - conclude Galletti- non può essere abbandonata a un destino di marginalità mentre Firenze riceve tutti gli investimenti, tra l'altro cementificando ulteriormente la Piana fiorentina, già pesantemente antropizzata. Serve un impegno immediato per garantire che il Galilei torni a essere un polo vitale nell'ambito del trasporto aereo regionale e nazionale."


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