Politica mercoledì 28 maggio 2025 ore 09:21
Bufera su Nerini, poi si scusa

Il consigliere di Fratelli d’Italia ha accusato Che Guevara di essere un “guerrafondaio e stupratore”, poi le scuse dopo la protesta
PISA — Seduta tesa e interrotta in Consiglio comunale nei giorni scorsi, dove le parole del consigliere di Fratelli d’Italia Maurizio Nerini su Che Guevara hanno acceso un acceso scontro con i rappresentanti del centrosinistra. Tutto nasce durante la discussione sulla proposta della maggioranza di conferire la cittadinanza onoraria al centro paracadutisti della Folgore. Nerini ha fatto un paragone con un’iniziativa simile portata avanti in passato da un altro Comune pisano in favore di Che Guevara.
“È un voto politico come quello che fu dato, per esempio, a Che Guevara a San Giuliano”, ha detto il consigliere. Poi ha rincarato la dose: “Noto personaggio guerrafondaio, stupratore, e chi più ne ha più ne metta... va bene?”, scatenando subito la reazione indignata delle opposizioni. Tra proteste e urla, il presidente del Consiglio comunale, Alessandro Bragagna, ha sospeso temporaneamente i lavori.
Alla ripresa della seduta, Nerini ha provato a chiarire: “Non vorrei che qualcuno si fosse sentito offeso. Stavo citando alcune fonti che avevo letto, ma mi rimetto al giudizio degli esperti, secondo i quali Che Guevara non è stato uno stupratore. Per cui mi scuso per questa cosa”. Poi ha aggiunto, “Non mi hanno fatto finire il discorso, sennò avrei detto che, alla luce di quanto sappiamo oggi, la sua figura, come altre, politicamente non è bella”.
Nerini ha infine ricordato come lo stesso Consiglio, in passato, abbia revocato la cittadinanza a Benito Mussolini. “E io dissi: come si fa a toglierla a qualcuno già morto?”. Una frase che ha chiuso un intervento già al centro delle polemiche.
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