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Attualità venerdì 07 febbraio 2025 ore 16:30

Calcetto e bocce per combattere l'epilessia

A Pisa la Lice organizza un incontro al Cus, in Aoup seguiti circa 1500 adulti e 500 pazienti pediatrici con questa malattia



PISA — Promuovere la consapevolezza sull’epilessia, combattere gli stigmi e dimostrare come lo sport possa essere un alleato prezioso per chi vive con questa condizione neurologica. Sono questi gli obiettivi dell’evento organizzato a Pisa in occasione della Giornata internazionale dell’epilessia, in programma lunedì 10 febbraio. Un appuntamento che unirà informazione scientifica e attività sportiva, con il coinvolgimento di medici, specialisti, pazienti e cittadini.

L’iniziativa è promossa dalla Lega Italiana contro l’Epilessia (Lice), insieme alle Scuole di specializzazione in Neurologia e Pediatria dell’Università di Pisa, ai corsi di laurea in Scienze motorie e all’Azienda ospedaliero-universitaria pisana (Aoup), che rappresenta un punto di riferimento regionale per la cura della malattia. La sede dell’evento sarà il Centro Universitario Sportivo (Cus) di Pisa, in via Federico Chiarugi 5, dove si terranno incontri divulgativi e un torneo sportivo a squadre.

L’epilessia è una delle malattie neurologiche più diffuse al mondo, con oltre 50 milioni di persone affette. In Italia, sono circa 500.000 i pazienti diagnosticati, di cui 35.000 in Toscana e circa 2.000 nell’area pisana. Nonostante i progressi scientifici, la malattia è ancora circondata da stereotipi e pregiudizi, che spesso condizionano la qualità di vita di chi ne è colpito.

"Questa giornata è fondamentale per diffondere una corretta informazione e superare le discriminazioni legate all’epilessia", spiega Chiara Pizzanelli, neurologa e responsabile del Centro Epilessia dell’Aoup. "Lo sport, in particolare, può essere un valido strumento per migliorare il benessere psicofisico dei pazienti e favorire l’inclusione sociale".

L’evento si aprirà con i saluti istituzionali, seguiti dagli interventi degli esperti che illustreranno le caratteristiche della malattia e il valore dello sport nella gestione dell’epilessia. Parleranno Chiara Pizzanelli, Alessandro Orsini e Alice Bonuccelli, che racconteranno anche storie di atleti che, nonostante la malattia, hanno raggiunto traguardi sportivi di altissimo livello.

Subito dopo, medici, pazienti e cittadini saranno coinvolti in un momento ludico-sportivo, con una partita di calcetto e una di pétanque (una variante del gioco delle bocce). L’obiettivo è sottolineare il valore dello sport come strumento di alleanza tra medico e paziente, oltre a promuovere uno stile di vita sano e attivo.

A Pisa, l’Unità Operativa di Neurologia dell’Aoup, diretta da Gabriele Siciliano, segue circa 1500 adulti con epilessia, fornendo percorsi di diagnosi e terapia personalizzati. In casi più complessi, i pazienti possono accedere a trattamenti sperimentali, come nuovi farmaci antiepilettici e tecniche avanzate di stimolazione vagale, una terapia che riduce la frequenza delle crisi.

Per i pazienti pediatrici, invece, c’è il Centro di Epilessia dell’Età Evolutiva, all’interno della Pediatria dell’Aoup, diretto da Diego Peroni. Il reparto accoglie circa 500 bambini e adolescenti da tutta la Toscana e si occupa di epilessie genetiche e rare, come la sindrome di Dravet e la sindrome di Lennox-Gastaut. "La transizione dall’assistenza pediatrica a quella per adulti è un momento delicato per i pazienti", sottolinea Alessandro Orsini, pediatra e referente del centro. "Per questo lavoriamo per garantire continuità di cura, affinché il passaggio non comprometta l’aderenza alla terapia e il controllo della malattia".

Durante l’evento, sarà attiva anche una postazione informativa gestita dai medici Lice, dove sarà possibile ricevere materiale divulgativo e fare donazioni. Il ricavato delle offerte libere sarà destinato alla Federazione Epilessia Lice e al progetto di fundraising “Io sto con Chiara”, per sostenere lo sviluppo del Nuovo Ospedale Santa Chiara a Cisanello.

"L’epilessia non deve essere un ostacolo alla realizzazione personale e sociale. Con questo evento vogliamo mandare un messaggio chiaro: la conoscenza e la consapevolezza possono abbattere le barriere della paura e della discriminazione", conclude Pizzanelli.

Michele Bufalino
© Riproduzione riservata


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