Cronaca martedì 30 ottobre 2018 ore 13:35
"Caso Scieri, pronti a costituirci parte civile"
Il presidente dell'associazione Giustizia per Lele Carlo Garozzo: "Emanuele poteva essere salvato, ma lo hanno lasciato morire agonizzante"
PISA — L'associazione Giustizia per Lele si dice pronta a costituirsi parte civile nel processo sulla morte di Emanuele Scieri, il paracadutista trovato senza vita il 13 agosto 1999 nella caserma Gamerra di Pisa.
"Emanuele Scieri - scrive il presidente dell'associazione Carlo Garozzo - poteva essere salvato quella notte. E invece è stato lasciato a contare le stelle, in una calda notte di agosto all’interno di una caserma dello Stato italiano, all’interno della caserma gamerra di Pisa. Lo hanno lasciato solo con il suo desiderio più grande, quello di essere salvato."
"Attendiamo gli sviluppi giudiziari - aggiunge Garozzo - certi che la verità, e non una verità, verrà finalmente accertata e i responsabili consegnati alla giustizia. La nostra Associazione è pronta a costituirsi parte civile, siamo pronti e lo siamo da 19 anni. Lo siamo semplicemente perché siamo Emanuele Scieri".
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