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Attualità mercoledì 20 ottobre 2021 ore 08:54

Contro le mafie un'edicola e un totem

Il sindaco Michele Conti mostra il protocollo firmato
Il sindaco Michele Conti mostra il protocollo firmato

Intesa tra Comune, prefettura, università di Pisa e Libera. Il sindaco Michele Conti: "Entro il 2022 avremo l’edicola in piazza Santa Caterina"



PISA — Contro le mafie un'edicola e un totem. Comune, prefettura, università di Pisa e l’associazione Libera hanno firmato ieri un protocollo per la realizzazione di un’edicola attrezzata e di un totem con la finalità di “stimolare iniziative culturali ed eventi, da destinare alla prosecuzione del progetto di promozione culturale “I Saperi della Legalità”. A siglare il documento il sindaco di Pisa Michele Conti, il prefetto, Giuseppe Castaldo, il rettore Paolo Maria Mancarella, il referente provinciale di Libera, Fabrizio Tognoni.

"La struttura, che sarà collocata in centro storico, andrà a sostituire il manufatto di Borgo Stretto a suo tempo confiscato alla criminalità e rimosso dal Comune nel Gennaio 2020, dopo essere rimasto chiuso per anni - spiega il Comune in una nota- Il protocollo d’intesa trova coerenza con la legge n. 109/1996 che ha introdotto il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie quale strumento capace di rendere la società civile protagonista della lotta alle mafie. Al Protocollo siglato oggi è prevista l’adesione successiva di altri enti/istituzioni/associazioni pubbliche o private, presentando domanda al Comune di Pisa in qualità di coordinatore del progetto".

"Entro il 2022 avremo l’edicola in piazza Santa Caterina per le attività dell’associazione Libera in favore della legalità e il totem in Borgo Stretto che ricordi ai cittadini e ai turisti la storia di ciò che è avvenuto - ha detto il sindaco di Pisa Michele Conti -. Siamo riusciti ad arrivare a un percorso condiviso perché quando si parla di tematiche così delicate, come la lotta alle mafie e la promozione della legalità, la città deve essere tutta unita, istituzioni pubbliche e mondo delle associazioni. Voglio perciò ringraziare tutte le istituzioni coinvolte in questo protocollo e le future che vorranno aderire. Pisa viene prima di polemiche o di visioni particolari e strumentali e vince se tutti insieme lavoriamo per trovare una sintesi, come accaduto oggi".

"Questo protocollo – ha commentato il prefetto di Pisa Giuseppe Castaldo - sancisce una collaborazione stabile tra le istituzioni cittadine per assicurare ogni forma di diffusione della legalità. Da parte mia esprimo la piena soddisfazione per la firma del protocollo che prevede impegni certi per ogni amministrazione coinvolta. Purtroppo, dopo questa crisi determinata dalla pandemia, nessun’area del Paese è immune dal rischio di infiltrazioni delle mafie. E anche se il territorio pisano ha dimostrato di avere gli anticorpi per reagire con determinazione a questi fenomeni è importante insistere sul tema della cultura della legalità, con iniziative come questa".

"In un momento di grandi divisioni come quello che il nostro Paese sta attraversando, questo protocollo d’intesa è la conferma che quando il dialogo non si arresta le soluzioni arrivano e si riesce a dar vita ad importanti progettualità condivise - ha commentato il Rettore Paolo Mancarella -. Presto Pisa potrà riavere la sua Edicola della legalità, elemento fondamentale del percorso di crescita culturale attraverso il quale il nostro Ateneo porta avanti un impegno nel contrasto alle mafie che, partendo dalle aule universitarie, vuole permeare trasversalmente ogni strato della nostra società".

"Il protocollo firmato oggi è il compimento di un percorso di confronto che con l’Amministrazione comunale è iniziato all’indomani della rimozione del chiosco in Borgo stretto – ha detto il referente provinciale di Libera, Fabrizio Tognoni -. Siamo riusciti a superare le polemiche anche accese, aprendo la collaborazione anche ad altri enti. Tutti insieme siamo così riusciti a delineare un percorso in continuità e con forme nuove rispetto a quanto fatto finora in Borgo stretto. Il cuore di questo protocollo è legato al tema della memoria e del futuro. La prima è legata al totem che andrà al posto della vecchia edicola per raccontare quanto accaduto e per aggiornare sulla situazione dei beni confiscati alle mafie in Toscana. Il tema del futuro sarà, invece, quello di trasformare un bene confiscato alla mafia in un bene comune, in grado cioè di trasformare l’illecita ricchezza in nuovi servizi utili per la città, anche per promuovere la cultura della legalità".


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