E' morto Andrea Bulgarella

PISA — Si è spento a 79 anni Andrea Bulgarella. Nato a Valderice nel 1946, geometra di formazione, era malato da tempo. In Toscana era arrivato negli anni Settanta, trasferendo a Pisa il centro della sua attività imprenditoriale. Costruttore di alberghi, aveva legato il suo nome a molte strutture di lusso sparse tra il Nord e il Sud del Paese, dal Grand Hotel Misurina fino alla Tonnara di Bonagia, passando per il Tower Plaza di Pisa e il Gran Hotel Palazzo di Livorno.

Conosciuto anche per le sue incursioni nel mondo del calcio, Bulgarella ha guidato il Trapani negli anni ’90, portandolo dai dilettanti a sfiorare la Serie B. Nel 2007, per pochi mesi, aveva acquistato la maggioranza del Pisa Calcio, prima di cedere di nuovo il pacchetto a Leonardo Covarelli. Contribuì anche all'acquisto dei terreni di Gagno insieme a Carlo Battini, per poi cederli al Pisa di Knaster e Corrado nel 2021. Più recente il suo impegno con la Lucchese, di cui aveva rilevato la proprietà nel 2023, lasciata a inizio 2025 per motivi personali.

Tra le sue passioni anche l’impegno sociale: aveva donato una proprietà alla comunità terapeutica Mondo X di Padre Eligio. Negli ultimi anni aveva pubblicato tre libri per raccontare la sua vicenda giudiziaria.

La salma è esposta alla camera ardente San Rossore dalle 16.00 alle 20.00 per poi partire per Messina, dove si svolgeranno i funerali.

"Sono tristemente colpita dalla scomparsa di Andrea Bulgarella e mi stringo al dolore dei familiari e di tutti i lavoratori e collaboratori del Gruppo.Bulgarella è stato un imprenditore edile che ha fatto molto per Pisa - ha dichiarato la senatrice Ylenia Zambito -. Quando le Amministrazioni comunali passate lanciarono la stagione dei grandi piani di recupero, mirati a riqualificare, rigenerare ed evitare consumo di suolo, il Gruppo Bulgarella fu tra le grandi aziende protagoniste della rinascita della città: dalle ex colonie del litorale, al complesso degli ex Frati Bigi ed altre importanti infrastrutture. Si rapportava sempre con grande rispetto delle persone e delle istituzioni, ed acquistava terreni già dotati di previsione urbanistica. Si era legato a Pisa, che amava e dove aveva spostato anni fa la sede aziendale dalla Sicilia".

Anche la società nerazzurra ha condiviso una nota per ricordarlo, “Il Pisa Sporting Club esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Andrea Bulgarella imprenditore edile conosciuto e stimato oltreché per molti anni vicino ai colori Nerazzurri. Per un breve periodo (stagione 2007-2008) Andrea Bulgarella è stato anche azionista di maggioranza del Club rimanendo poi negli anni a seguire come sponsor e in alcune stagioni come Main Sponsor. Il Presidente Giuseppe Corrado a nome della Società tutta esprime le più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici in questo doloroso momento”

Questo infine il ricordo dell'ex sindaco Marco Filippeschi, "Andrea Bulgarella è stato un imprenditore lungimirante e coraggioso - ha dichiarato l'ex primo cittadino -. Con una sensibilità estetica che lo guidava a scegliere e che gli piaceva ostentare, opponendola alle mire speculative. La qualità delle sue realizzazioni ne è testimonianza. Lo ricordo nei dieci anni della mia amministrazione, segnati dalla crisi economica del 2008 che presto diventò crollo del mercato immobiliare. Prima impegnato a concludere una parte dei grandi lavori di recupero che hanno segnato il rilancio della nostra città. Poi a fronteggiare la crisi e la stretta del credito che lo penalizzò e lo colse ancora impegnato in molti progetti ambiziosi, come quello del recupero dell’Hotel Palazzo a Livorno. Non poter concludere quello delle torri di Cisanello, nato negli anni del boom immobiliare, fu un suo grande cruccio. Bulgarella fu ferito in modo irreparabile dall’errore giudiziario di cui fu vittima. Amava profondamente la sua terra, la Sicilia e Trapani, ma raccontava spesso del suo distacco e delle ragioni del forte legame con Pisa: fuggire ad un sistema condizionato dalla mafia e soffocante per le imprese e vincere il pregiudizio sui siciliani, operando in Toscana e in altre parti del paese. Ha dovuto combattere e dimostrare la sua estraneità a quel sistema e fronteggiare però il discredito che lo danneggiava così gravemente come imprenditore. È stata l’impresa più difficile della sua vita. L’ho conosciuto anche come appassionato di calcio, sempre vicino al Pisa nelle complicate vicende che vivemmo con il fallimento della società e dopo. I suoi consigli erano sempre preziosi. Poi affiancò Carlo Battini per realizzare il centro sportivo di Gagno, che allora diventò una prospettiva concreta, anche grazie al suo impegno. Resterà in me il ricordo di una personalità stimolante, di un rapporto con l’istituzione improntato a correttezza e rispetto. Sono vicino ai suoi familiari e ai lavoratori delle sue aziende".

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