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Pisa Sporting Club lunedì 18 agosto 2025 ore 07:30

Nerazzurro, una malattia difficilmente curabile

Code notturne, tende e sedie davanti agli Store: la febbre nerazzurra per gli abbonamenti racconta un amore senza limite. Oggi la vendita libera

PISA — La febbre da Pisa non conosce sosta. Dopo le 4700 tessere già rinnovate nella fase di prelazione, oggi – lunedì 18 Agosto – alle 16 scatta la vendita libera degli abbonamenti per la stagione 2025-26. Una corsa che ha già assunto i contorni di un fenomeno popolare, con tende, ombrelloni e sedie a sdraio spuntati fuori dai punti vendita autorizzati.

Il segnale era arrivato già da Ferragosto, quando a Fornacette, al Tifo Pisa, i primi tifosi hanno scelto di accamparsi con giorni di anticipo. Fabio Grasci Puccini, proprietario del negozio, ha raccontato, “Il primo tifoso è arrivato la sera di Ferragosto alle 22.30, poi tra stamani e oggi pomeriggio se ne sono aggiunti altri. Al momento ci sono una decina di persone in coda. Incredibile”. Da quel momento l’effetto domino non si è più fermato, con gli altri Pisa Store presi d’assalto.

Anche in città, in via Luigi Bianchi e in Borgo Largo, l’atmosfera è stata surreale. Nelle notti del fine settimana, mentre molti festeggiavano l’estate, davanti allo Store decine di ragazzi hanno passato le ore in strada per garantirsi un posto in fila. Sedie pieghevoli, materassini, viveri e turni di attesa hanno trasformato il marciapiede in un accampamento. Un rito collettivo che racconta meglio di qualunque dato statistico cosa significhi, per Pisa, il ritorno in Serie A dopo 34 anni.

La società ha ricordato che i settori di Tribuna Inferiore e Superiore non sono più disponibili per i nuovi abbonamenti, mentre per gli altri settori la vendita sarà regolarmente attiva da oggi alle 16. Tutto passa attraverso la tessera Membership, acquistabile solo online, con possibilità di sottoscrizione anche tramite TicketOne e nei punti fisici autorizzati.

Tra attese infinite, code notturne e la speranza di vivere ogni domenica all’Arena Garibaldi, questa campagna abbonamenti sembra ormai sfuggita di mano. Ma è proprio qui che si misura l’amore di una città: un sentimento che, da generazioni, continua a essere una malattia difficile da curare.

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