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Attualità giovedì 27 gennaio 2022 ore 07:00

Nidi e scuole d'infanzia, "84 famiglie in attesa"

In Consiglio comunale il punto sui servizi educativi. Per Una città in Comune "Occorre aumentare le strutture scolastiche"



PISA — Sarebbero 84 le famiglie ancora in attesa di iscrizione nei nidi e nelle scuole dell'infanzia. Lo rende noto Una città in Comune che nei mesi scorsi ha presentato un'interpellanza per conoscere la situazione delle iscrizioni ai servizi educativi e scolastici per la fascia d'età 0-6 anni nel Comune di Pisa. 

"Nella scorsa seduta - si legge nella nota trasmessa dal consigliere Francesco Auletta- l'assessora Munno è intervenuta per aggiornare il Consiglio comunale sulle domande di iscrizione ancora non soddisfatte. Per quanto riguarda i nidi d'infanzia, ci sono ancora 53 famiglie, pari al 10,2% di quelle che hanno chiesto l'iscrizione in una struttura pubblica, che non hanno ancora ricevuto l'assegnazione di un posto per la propria bimba o il proprio bimbo. Nelle scuole dell'infanzia, invece, abbiamo 31 domande di iscrizione non accolte, pari al 6,7% di quelle presentate negli istituti pubblici, nonostante, secondo l'assessora, ci siano posti disponibili in alcune strutture del territorio di Pisa".

"Ci sembrano numeri molto alti  - osserva il gruppo consiliare- per una fascia d'età che, come documenta ormai da anni la ricerca pedagogica, è fondamentale per la formazione di una persona. Bimbe e bimbi che non riescono ad accedere ai servizi educativi, perché le strutture pubbliche non hanno abbastanza posti per accoglierli o perché i loro genitori non hanno la possibilità di sostenere il costo di un servizio privato, rischiano di accumulare un ritardo formativo che produce, inevitabilmente, una diseguaglianza di partenza all'ingresso nella scuola dell'obbligo. Si concorre così a determinare una povertà educativa che la pandemia in corso non fa che allargare".

"Auspichiamo  - conclude Una città in comune- che nelle prossime settimane, come l'assessora ha affermato, tutte le domande di iscrizione ai nidi possano essere accolte. Le chiederemo di aggiornare il Consiglio comunale sull'evoluzione della situazione. Per quanto riguarda la scuola dell'infanzia, pensiamo che si debba ragionare sul fatto che, a volte, i tempi di vita e di lavoro delle famiglie non si conciliano con la disponibilità di posti solo in alcune scuole del territorio comunale, molto distanti dalla propria abitazione. Occorre aumentare le strutture scolastiche nei quartieri a più alta densità di abitanti di giovane età. Per tutto questo, occorrono risorse in termini di spazi, a cominciare da tante realtà da anni in disuso, come denunciamo ormai da tempo, e di personale da assumere. Si tratta di fare scelte nell'interesse della formazione delle giovani generazioni".


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