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Attualità sabato 20 febbraio 2016 ore 14:30

Le case popolari hi-tech di Calambrone

Assegnati 20 alloggi con autoproduzione di acqua calda e elettricità, termostati regolabili tramite smartphone, internet wifi e sistema di oscuramento



PISA — 20 nuovi alloggi popolari  sono stati assegnati questa mattina a famiglie in difficoltà.

Erano Presenti l'assessore regionale alla casa Vincenzo Ceccarelli e il sindaco Marco Filippeschi.

Presenti anche l'assessore comunale alla casa Ylenia Zambito, il presidente ed il direttore di Apes Lorenzo Bani e Giorgio Federici, ed il presidente del Ctp1 Annalisa Bomba.

"Oggi consegniamo degli alloggi dalle caratteristiche altamente innovative -ha commentato Ceccarelli-  che rispondono alle necessità abitative di tante famiglie ed allo stesso tempo contribuiscono al recupero di un'area".

Le nuove residenze sono state realizzate da Apes, soggetto gestore dell'edilizia residenziale pubblica a Pisa, su un terreno ceduto al Comune di Pisa e grazie ad un investimento di oltre 2 milioni di euro (113mila euro ad appartamento) finanziato con la vendite di precedenti appartamenti.

La Regione, oltre a consentire la vendita di appartamenti realizzati con fondi regionali ed il riuso delle risorse da essa derivanti, ha contribuito alla gestione dell'emergenza abitativa nell'area pisana finanziando con quasi 2 milioni di euro un programma di edilizia popolare che negli anni scorsi ha visto la realizzazione di altri 20 alloggi in affitto a canone agevolato, di 9 alloggi in vendita a prezzo convenzionato e la costruzione di un teatro all'aperto.

"Sul tema della casa la Regione è presente e vuole continuare ad esserlo - ha detto l'assessore Ceccarelli - sappiamo che quella dell'edilizia popolare è una realtà complessa e che l'attuale crisi ha reso ancora maggiore la necessità di sostegno da parte della popolazione. Stiamo facendo la nostra parte, basti pensare che solo nel 2015 la Regione ha destinato 73 milioni di euro ad investimenti e politiche abitative, tra edilizia popolare tradizionale, contributo affitti, sostegno a nuove forme come il co-housing o l'autocostruzione e incentivi all'autonomia tramite il progetto Giovani Sì. Tuttavia crediamo anche che per affrontare le nuove sfide di questo settore sia necessario cambiare qualcosa, mettere mano alla normativa ed anche alla governance del sistema casa. Tutti insieme, con un confronto costruttivo, dovremo rendere più efficiente la nostra risposta alle necessità delle tante famiglie che oggi si trovano a vivere situazioni di estrema difficoltà".

Il fabbricato  si trova in testa ad altri due edifici, conosciuti come Le Navi, ed è inserito nel piano di recupero dell'area dell'architetto Beniamino Cristofani. L'involucro esterno è costituito da un cappotto con infissi a taglio termico ed un sistema di oscuramento in grado di proteggere in modo naturale sia dal freddo che dal caldo. Questo permetterà elevate prestazioni energetiche, infatti tutti gli appartamenti sono in classe A.

Gli impianti sono centralizzati ed a micro cogenerazione da gas naturale. Secondo quanto riferito da Apes, si tratta della prima realizzazione nazionale in ambito residenziale pubblico che consente la produzione in loco non solo di acqua calda ad uso sanitario e per il riscaldamento, ma anche di energia elettrica da utilizzare direttamente nel fabbricato e, in caso di eccedenza, da immettere in rete. Grazie a queste caratteristiche gli assegnatari potranno avere un ulteriore risparmio nella bolletta elettrica. Gli impianti sono inoltre controllati in remoto e l'utente non dovrà far altro che regolare i termostati interni tramite pc, tablet o smartphone. I consumi saranno contabilizzati singolarmente.

Chi fosse sprovvisto di strumenti informatici potrà utilizzare il tablet di scala, in cui saranno consultabili anche le comunicazioni di Apes all'utenza. Il fabbricato è inoltre uno tra i primi, in ambito di edilizia popolare, totalmente connesso alla rete, con un hotspot wifi su ogni scala per l'accesso gratuito, e controllato, ad internet.


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