L'ordinanza anti-alcol estesa ai supermercati

Tra le categorie commerciali incluse nell'ordinanza ne era sfuggita una, che ora è stata aggiunta. Si tratta delle "medie strutture di vendita"

PISA — Il sindaco Michele Conti ha corretto l'ordinanza anti-alcol ma non come auspicavano Confcommercio e Confesercenti, secondo le quali le disposizioni sono troppo penalizzanti per le attività del centro. La correzione, infatti, serve soltanto ad aggiungere alle categorie commerciali indicate nell'ordinanza le "medie strutture di vendita", ovvero i piccoli supermercati.

Riepilogando, con questa ordinanza il Comune di Pisa vieta la vendita per asporto di bevande alcoliche e superalcoliche “nei pubblici esercizi, nei c.d. mini market, negli esercizi di vicinato, nelle medie strutture di vendita, nei distributori automatici” ubicati all’interno della “Zona A” e della “Zona B” del centro città, a partire dalle 17.

Il secondo punto dell'ordinanza, quello contestato dalle associazioni di categoria, vieta la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche, con la sola eccezione del servizio assistito al tavolo e al banco, all’esterno ed all’interno dei locali di esercizio, con obbligo a carico dei gestori di rimuovere i contenitori utilizzati, al termine della consumazione.

Infine si vieta la detenzione di contenitori di vetro, ai fini dell’immediato consumo di bevande di qualsiasi tipo.

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